Jannik Sinner è impegnato nel primo grande torneo sulla terra battuta, il Masters 1000 di Montecarlo. Nel frattempo la sua scelta fa discutere
È iniziata la grande stagione sulla terra battuta. Tutti i principali protagonisti del tennis mondiale sono impegnati in questi giorni a Montecarlo dove è in programma il primo grande evento sul ‘rosso’. Un Masters 1000, quello sui campi del Principato di Monaco, che vede tra i grandi favoriti il nostro giovane fuoriclasse, Jannik Sinner.
Non sarà facile per il campione altoatesino ripetere le gesta compiute a Melbourne e a Miami: come più volte lui stesso ha sottolineato, la terra non è ancora una superficie in cui il suo tennis riesca ad esprimersi al meglio, ma la crescita esponenziale di Jannik lascia sperare in grandi risultati anche qui. “I miei obiettivi sono Roma, Roland Garros e le Olimpiadi“, ha annunciato il fenomeno di San Candido qualche giorno fa.
In rigoroso ordine cronologico si tratta dei tre appuntamenti più significativi sulla terra battuta da qui alla prossima estate. E proprio a proposito dei giochi olimpici che tornano a disputarsi a Parigi dopo oltre un secolo è nato un vero e proprio caso legato alla figura del portabandiera, l’atleta chiamato a sventolare il vessillo del proprio Paese durante la sfilata delle varie nazionali nel corso della cerimonia inaugurale.
In passato alcuni dei campioni più acclamati dello sport italiano, come ad esempio Alberto Tomba ai giochi di Albertville nel 19992, hanno avuto l’onere e l’onore di tenere in mano la bandiera italiana. È un ruolo fortemente simbolico che in genere viene affidato a un campione in grado di unire tutti i tifosi e gli appassionati di sport.
Nelle ultime settimane da più parti si è sollevata la questione in vista dei giochi parigini e molti hanno indicato in Jannik Sinner il candidato ideale a svolgere il ruolo di portabandiera della Nazionale italiana. Lo stesso presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha aperto a questa possibilità.
Una netta e a quanto pare definitiva chiusura arriva invece dal diretto interessato che in un’intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’ dice no a tale possibilità: “Mi incuriosisce l’atmosfera delle Olimpiadi, mi piacerebbe vedere allo stadio l’atletica. Questione portabandiera? Secondo me è giusto che lo faccia un atleta che ha già vinto una medaglia d’oro“.
Umile, saggio ed equilibrato, Sinner chiarisce ulteriormente il concetto: “Per me sarà la prima volta ai Giochi e sento che la bandiera deve portarla chi basa la carriera sulle Olimpiadi. Se vogliono darmela io sono felice ma per me l’Olimpiade è un torneo, un di più, per gli altri è ‘il torneo‘“.
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