Affiancato da Sead Kolasinac, il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini si è presentato in sala stampa a Liverpool. Il tecnico piemontese delle Dea ha risposto alle domande dei giornalisti in vista della gara di domani sera, valida per i quarti di finale di Europa League.
La conferenza di Gian Piero Gasperini prima di Liverpool-Atalanta
Il primo pensiero entrando ad Anfield?
“È sempre un’emozione venire qua, è uno degli stadi più belli d’Europa. La volta scorsa non c’era il pubblico ed è stato un rammarico, ora vedremo il vero Anfield“.
Che gara sarà contro il Liverpool dopo le sconfitte con Fiorentina e Cagliari?
“Due sconfitte che hanno cancellato la vittoria di Napoli… Giocheremo la gara cercando di riscattare la sconfitta di Cagliari che è stata pesante perché maturata nei minuti finali. Giochiamo contro i primi in Premier e contro il modello di calcio più bello per come interpretano le partite e per l’intensità con cui giocano. Dovremo fare il massimo per fare bella figura. Sono cambiate tanto le squadre rispetto a 4 anni fa“.
Che umore ha la squadra?
“Giochiamo talmente tanto che non fai a tempo a gioire per una vittoria che magari subito dopo arriva una sconfitta. L’umore può cambiare rapidamente, ma questa è la forza del giocare tante competizioni. Non gioire troppo quando vinci e non deprimersi troppo quando perdi“.
Si aspetta un Liverpool un po’ distratto dalla lotta per la vittoria in Premier League?
“Neanche un po’, loro non sono mai distratti. Anche se cambiano elementi giocano sempre con continuità ed attenzione, oltre all’intensità. Il loro ritmo è quello“.
Partendo dalla metafora di Guardiola del dentista e la sua Atalanta, cosa è secondo lei il Liverpool?
“Non riesco a fare un paragone… Dobbiamo prenderla dal lato giusto: la grande possibilità di misurarci con i più forti“.
I complimenti di Jurgen Klopp?
“Lui ha un’identità precisa, già dai tempo del Borussia Dortmund. Qua a Liverpool ha scritto un’epoca. Loro hanno altre possibilità rispetto a noi, l’Atalanta deve vendere per ringiovanirsi e riproporsi.
Comunque le sue squadre hanno sempre un’identità fantastica, e lui è un riferimento perché le sue squadre sono sempre spettacolari. Spesso dice che ciò che lo rende più felice è quando i suoi ragazzi corrono più degli altri e questo lo racconta bene. Ha fatto un lavoro straordinario“.