A Montecarlo comincia la lunga primavera della terra in Europa e Jannik Sinner deve combattere con i suoi tabù, ma è già numero 1
Gli esami non finiscono mai. Lo diceva Eduardo De Filippo e lo conferma anche il mondo dello sport che è sempre pronto a scrivere nuove pagine. Come quelle dedicate a Jannik Sinner, il prossimo numero 1 al mondo che in realtà per qualcuno lo è già.
Archiviati i primi tre mesi della stagione con risultati incredibili, il campione bolzanino è pronto a voltare pagina. Perché le vittorie agli Australian Open 2024 e al Master 1000 di Miami più la semifinale di Indian Wells sono arrivate sul cemento. E il successo nell’ATP500 di Rotterdam sempre sul veloce.
Ora però comincia la parentesi potenzialmente più dura, perché per lui la terra rossa non è mai stata troppo amica. La prima prova si chiama Rolex Monte-Carlo Masters 1000, in pratica casa sua anche se non sarà così facile.
Dal Principato comincerà la vera fase europea nella primavera del tennis, quella che porterà al Roland Garros passando per Barcellona, Madrid e gli Internazionali d’Italia. Tutti appuntamento che Jannik ha frequentato negli ultimi anni ma che non gli hanno mai regalato vittorie. E se da una parte c’è il lato positivo, con meno punti di difendere nella classifica mondiale, dall’altro c’è la sua voglia di riscattarsi.
Sinner è già il numero uno al mondo: arriva la clamorosda ammissione di un collega
Comincerà a farlo sulla terra di Montecarlo in un torneo che sembra uno Slam. Presenti i primi 15 giocatori al mondo, a partire da Novak Djokovic che rientra dopo il recente divorzio da Goran Ivanisevic come coach. Dalla sua parte di tabellone ci saranno Alcaraz, Rublev e Ruud, tra gli altri, mentre da quella di Jannik Rune o Dimitrov nei quarti e uno tra Medvedev o Zverev in semifinale. Ovviamente tutti lo aspettano domenica prossima a lottare per il titolo.
Nel Principato difenderà i punti della semifinale conquistata un anno fa quando perso al terzo set da Holger Rune. Allora era ‘soltanto’ numero 7 al mondo mentre adesso è proiettato ad arrivare in cima, come era successo a Carlos Alcaraz alla fine del 2022
In Italia ne sono convinti in molti. Ma è anche l’opinione di chi, negli ultimi mesi, ha imparato a conoscerlo bene. Perché da novembre a oggi Nole Djokovic ha vinto contro l’altoatesino solo la finale delle Nitto ATP Finals di Torino. Prima, ma soprattutto dopo, tutte le partite invece sono state a vantaggio di Sinner.
Il serbo, che ora sarà seguito dal connazionale Nenad Zimonjic, dopo aver saltato Miami dice di essere pronto anche se sposta il suo focus più in là. Vuole arrivare al massimo quando sarà il momento di Parigi, sia per il Roland Garros che per le Olimpiadi di inizio agosto. E quindi, adesso spazio a Sinner: “In questo momento – ha detto alla vigilia – è il migliore giocatore al mondo e con distacco. Negli ultimi sei mesi, ha saputo essere più concreto, lasciarsi più margine e fare meno errori. Così ha cominciato a vincere e non si è più fermato”.