Mentre fuori dal campo Giuntoli cerca di tessere le trame dell’estate, la Juventus in campo stancamente cerca di conseguire l’obiettivo Champions League. Un risultato che due mesi e mezzo fa era scontato, è diventato un traguardo da conquistare. Colpa di un blackout tra i più assurdi mai visti nella storia della Serie A, e ancor di più nella storia della Vecchia Signora. E mentre Max Allegri continua a parlare di lavoro sul campo per migliorare, la Juventus è sempre la stessa da inizio stagione. Tanto che lo stesso tecnico glissa quando gli viene chiesto quanto conti e incida il lavoro dell’allenatore sulla squadra.
La Juventus tre punti per alleviare l’agonia
Ieri, all’Allianz Stadium, la Juventus è uscita dal campo con tre punti. Una situazione apparentemente positiva, perché la squadra è riuscita a ritrovare la vittoria e perché ha consolidato la posizione nelle prime quattro. I tre punti di stasera, con 24 punti ancora in palio, non assicurano nulla ma mettono la Juventus in una posizione di maggior forza. La squadra di Max Allegri sfrutta l’occasione: mantiene 7 punti sulla Roma, aumenta a 4 quello sul Bologna e torna +12 sull’Atalanta (che ha ancora una gara da recuperare contro la Fiorentina).
Insomma, sarebbero tutti dati che sorridono alla Juve, anche perché manca una giornata in meno. Eppure se si osserva la partita della Juventus non si può certo sorridere. Se nel primo tempo la squadra di Allegri, pur in maniera non particolarmente ordinata, aveva costretto la Fiorentina a rinunciare al suo modo di giocare; nel secondo i bianconeri hanno rinunciato ad attaccare e con 70 metri di campo da coprire hanno inevitabilmente sprecato diverse occasioni in ripartenza. Un’agonia quella della Juve che ha collezionato appena il 25% del possesso, e il 16% nel solo secondo tempo. Non che il possesso sia un elemento un elemento fondamentale, ma se ti porti a casa l’avversario come ha fatto la Juve, rischi spesso di subire il pari. Esattamente quello che ha fatto la Juventus.
L’era Allegri agli sgoccioli
L’impressione sempre più netta, anche dall’espressione del tecnico nel post gara, l’era Allegri bis sta per terminare alla Juventus. L’idea è quella di cambiare direzione. I bianconeri potrebbero puntare su un tecnico più giovane, fresco, moderno e che abbia comunque il fisique du role da Juventus. L’identikit potrebbe rispondere perfettamente a Thiago Motta, ma si vedrà. Quel che è certo è che Allegri sta mandando più di un segnale di scollamento con l’ambiente Juventus. Anche perché le frecciatine alla società sono sempre più frequenti e pesanti come il passaggio in cui sottolinea che lui “non sa quanto possa incidere la società” nella stagione di una squadra. Insomma, la Juve e Allegri stanno per giungere al divorzio e presto potremmo conoscere l’identità del nuovo allenatore. Intanto Allegri è chiamato a conseguire gli ultimi obiettivi: la qualificazione Champions e la vittoria della Coppa Italia.
L’era Allegri bis alla Juventus è giunta ai titoli di coda, e a vedere le partite della Vecchia Signora è decisamente il meglio per tutti.