La scelta della Ferrari è ancora oggetto di discussione. Lewis Hamilton affiancherà Leclerc nel 2025 ma non tutto potrebbe filare liscio
La Ferrari e Lewis Hamilton. C’è ancora chi fa molta fatica a mettere insieme nella stessa frase il grande pilota inglese e la scuderia di Maranello. Del resto non è facile immaginare che dopo oltre un decennio il sette volte campione del mondo di Formula 1 abbia deciso di lasciare la Mercedes per tentare l’avventura alla guida del Cavallino Rampante.
Il lungo ed estenuante corteggiamento iniziato molto tempo fa da parte del presidente della scuderia modenese, John Elkann, nei confronti di Sir Lewis è andato a buon fine. Nel 2025 il fuoriclasse di Stevenage indosserà la tuta rossa prendendo il posto di Carlos Sainz al quale non è stato rinnovato il contratto e che lascerà Maranello al termine della stagione.
L’ingaggio di Hamilton da parte della Ferrari non ha incontrato solo consensi nel mondo della Formula 1. Anzi, soprattutto parecchi ex piloti hanno sonoramente bocciato quest’operazione fortemente voluta da Elkann. A destare le maggiori perplessità è soprattutto l’età del pilota inglese, che a gennaio prossimo compirà quarant’anni.
Stimoli e motivazioni poi non possono più essere quelle di una volta, stando a sentire il parere di molti esperti. Stimoli che invece uno come Sainz possiede in abbondanza e che a partire dal prossimo anno porterà con sé in un’altra scuderia, quasi certamente un top team rivale di Maranello.
Ferrari, attenzione ai rapporti interni: problemi in vista tra Hamilton e Leclerc
Al di là dei possibili rimpianti per il mancato rinnovo di Sainz, la Ferrari potrebbe ritrovarsi a gestire un rapporto potenzialmente non idilliaco tra Hamilton e Charles Leclerc. Da più parti si dà per scontato che il ruolo di prima guida spetti di diritto all’inglese, ma non è proprio così.
Anzi, secondo il grande capo della Formula 1, il manager bolognese Stefano Domenicali, non tutto potrebbe andare per il verso giusto per i colori del Cavallino Rampante. Intervistato dal noto giornalista Leo Turrini, Domenicali ha espresso non poche perplessità sulla convivenza tra i due piloti.
“Quando Schumacher arrivò alla Ferrari era scontato che fosse lui il numero uno: Irvine era la seconda guida e non c’erano discussioni. Lewis invece – sottolinea Domenicali – dovrà giocarsela alla pari con uno come Leclerc, che non accetterà mai di ricoprire un ruolo da gregario o di secondo piano. Vasseur è un grande manager e saprà gestire bene la situazione“. Nulla è scontato, per la Ferrari si prospetta una stagione di fuoco.