Svelato un retroscena inquietante della carriera di Max Verstappen: preso a calci e pugni quando sbagliava da piccolo
Si avvicina la quarta tappa del Mondiale di Formula 1, vale a dire il gran premio di Suzuka, Giappone: scenario che l’anno scorso è stato dominato dalla Red Bull di Max Verstappen, ma che fra poche ore potrebbe avere come protagonista anche la rinnovata Ferrari della coppia Leclerc-Sainz. Questa la speranza dei tifosi ferraristi che senza alcun dubbio sognano di vedere la Rossa trionfare anche nel Sol Levante, al netto della ritrovata verve dei campioni in carica.
Non sarà facile tuttavia mettere di nuovo i bastoni fra le ruote alla RB20 di Verstappen, visto che il grave problema ai freni che lo ha costretto ad abbandonare anzitempo la gara a Melbourne sembrerebbe acqua passata. Ci sono tutti i presupposti affinché il campione olandese torni a dettare legge. Intanto però un pilota che lo ha conosciuto bene soprattutto da bambino ha svelato alcuni retroscena abbastanza inquietanti dietro al rapporto tra lui e suo padre.
Non è una novità il rapporto strettp tra Max e Jos Verstappen, legato al mondo dei motori. Jos ha sempre avuto l’ossessione di voler vedere il figlio vincere ovunque e c’è da dire che sino a questo momento ha avuto ragione con i tre mondiali di fila portati a casa dal classe 1997. Tuttavia, molti hanno storto il naso appena hanno saputo i dettagli di come Jos “educava” il giovane campione ai tempi del kart, tappa obbligatoria per qualsiasi corridore che ha in mente di scavalcare le gerarchie del Motorsport.
In una intervista concessa al canale YouTube di Alberto Naska, Sauro Cesetti, leggenda del kart italiano, ha svelato per la prima volta alcuni retroscena dietro la drammatica ossessione dell’ex compagno di Schumacher di vedere Max trionfare ovunque. Addirittura si parla del fatto che da ragazzino Max fu letteralmente abbandonato in una stazione di servizio di Sarno, provincia di Salerno, per non aver vinto una gara.
Ora però arriva un retroscena ancora più inquietante. “Quando sbagliava Jos lo prendeva a calci e a pugni, era molto violento“, ha detto Cesetti, ricordando un episodio avvenuto sempre a Sarno poco dopo la conclusione del campionato del mondo di kart. Cesetti spiega che Jos, per non aver visto il figlio vincere il mondiale di categoria, lo ha colpito in faccia in modo talmente violento che il piccolo Max non ha voluto togliersi il casco per ben 4 ore.
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