Rivelazioni importanti su Novak Djokovic e sulle sconfitte accusate contro Jannik Sinner: i retroscena che predicono il futuro
Per quanto ha fatto nel corso della sua carriera, Djokovic è di certo già uno dei più grandi di sempre nel mondo del tennis. Il dibattito è aperto sul fatto se sia il migliore in assoluto. Ma tutte le ere prima o poi finiscono e adesso ‘Nole’ deve guardarsi le spalle.
Il serbo deve rintuzzare gli assalti della nuova generazione. A Carlos Alcaraz si è aggiunto Jannik Sinner, che sembra, in questo momento, quello in grado di insidiare il suo primato nell’immediato. Anche per come sono andate le cose negli ultimi mesi.
Un Novak Djokovic che non è stato brillantissimo nel suo rendimento. E per il quale le sconfitte contro Sinner potrebbero pesare molto. L’azzurro, da novembre in avanti, lo ha battuto per quattro volte su cinque. Tre volte in singolare (fase a gironi delle Atp Finals, semifinale di Coppa Davis, semifinale degli Australian Open) e una in doppio. E ora suona la carica per prendersi il suo primato in classifica.
Djokovic tornerà in campo a Montecarlo dove vorrà rispondere con i fatti. Ma nella stagione su terra rossa dovrà difendere quasi duemila punti in più di Sinner. Ecco perché la posizione numero uno del mondo, nelle prossime settimane, è davvero a rischio per il serbo. Con altri scenari che emergono da rivelazioni importanti.
“Abbiamo un problema”: parla l’ex allenatore di Djokovic
In un periodo così delicato per Djokovic c’è stato anche l’addio allo storico coach Ivanisevic. Proprio lui ha parlato in una lunga intervista a ‘Sportklub’, spiegando il momento che sta vivendo il fuoriclasse serbo. E i motivi che potrebbero fargli perdere il trono del ranking ATP.
“Novak per me è il più grande, lo pensavo anche prima di diventare il suo allenatore – ha dichiarato – Da’ sempre il massimo e soprattutto quando gioca con la sua nazionale. Ecco perché lo ha colpito duramente perdere contro Sinner in Coppa Davis. Normalmente lui è motivato a livelli estremi, ma così inizi a pensare se potrai tornare di nuovo a quei livelli e la motivazione cala moltissimo“.
Sull’altra sconfitta con Sinner, quella in Australia: “Non è stata una tragedia come si è detto, ha perso contro un giovane che era più bravo e preparato a tutto. Certo, se in sfide come quella si presenta il Novak B, abbiamo un problema“. Che il momento dell’avvicendamento sia davvero prossimo?