Jannik Sinner e Valentino Rossi sembrano non avere nulla in comune. In realtà non è affatto così e c’è chi riesce a spiegarlo molto bene
A neanche ventitré anni compiuti Jannik Sinner è già un mito, quasi un punto di riferimento per tantissimi giovani che si stanno appassionando ad uno sport come il tennis che da tanti, troppi anni, vedeva l’Italia recitare un ruolo di secondo piano. Il giovane campione altoatesino ha già vinto più di quanto non abbiano fatto in tanti anni di carriera i più celebrati giocatori italiani del passato.
La netta sensazione è che quanto conquistato finora da Sinner sia solo una minima parte di quanto riuscirà a fare da qui ai prossimi anni. Per classe, personalità e carisma ha pochi eguali in Italia non solo rispetto al tennis, ma a tutto il mondo dello sport. Fenomeni del genere nascono assai di rado e proprio per questo lasciano un segno indelebile.
Un po’ come altri fuoriclasse che hanno fatto la storia nel nostro paese. Tra gli esempi più lampanti in tal senso vi è forse quello di Valentino Rossi, il Dottore per eccellenza, il pilota che ha riscritto la storia della MotoGP. Il campionissimo di Tavullia non ha solo impresso il suo marchio indelebile nella storia del motomondiale ma è diventato un’icona, una star di livello mondiale.
Un destino analogo attende forse Jannik Sinner che rispetto a Valentino Rossi è molto meno ‘personaggio’. Goliardico e scanzonato il secondo, molto più discreto e riservato il primo. Entrambi però sono accomunati dall’enorme interesse che sono stati capaci di sollevare nel nostro Paese tra tutti gli appassionati di sport.
In un’intervista rilasciata al quotidiano ‘La Repubblica’, il coach Simone Vagnozzi ha svelato i prossimi obiettivi del tennista azzurro, soprattutto in vista della grande stagione sulla terra battuta: “Sono convinto che Jannik sarà molto competitivo anche sul rosso e in fondo era quello a cui ambivamo: poter arrivare in fondo in tutti i tornei. Finora posso dire che siamo riusciti a cogliere le opportunità che si sono presentate“.
Come accennato in precedenza Sinner è diventato un simbolo e un modello per tanti giovani che sognano di diventare dei campioni: “Jannik sta diventando un po’ come sono stati negli anni passati fenomeni del calibro di Valentino Rossi e Alberto Tomba – il pensiero di Vagnozzi – e non penso sia solo merito dei risultati, ma anche del suo carattere e del suo modo d comportarsi“.
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