Alcuni dei più grandi trionfi della Ferrari in Formula 1 portano la firma indelebile di Michael Schumacher. Una gara in particolare mette i brividi
Le leggende non muoiono mai. Nel mondo dello sport i fuoriclasse autentici, quelli che hanno segnato un’epoca, sono destinati a veder scolpito il proprio nome nell’eternità. Appartiene a questa cerchia ristretta Michael Schumacher, che per tutti i tifosi della Ferrari è sinonimo di grandezza, di vittorie memorabili, di trionfi indelebili.
L’ex fuoriclasse tedesco purtroppo si trova da anni in una dimensione angosciante, in una sorta di sospensione tra la vita e la morte. Tutto questo da più di dieci anni, da quel dicembre del 2013 quando una rovinosa caduta sugli sci sulle nevi di Meribel lo ha privato di un’esistenza normale relegandolo nel buio della sua drammatica condizione.
Schumi è stato quello che mezzo secolo fa riportò la Ferrari a guardare tutti dall’alto in basso, il campione che trasformò Maranello nella scuderia dominante per un lustro intero. Ed è proprio all’ex fuoriclasse di Kerpen che appartiene l’ultima vittoria di una Rossa nel classico gran premio del Giappone sullo storico circuito di Suzuka.
Era il 2004, l’anno del quinto e ultimo titolo mondiale consecutivo conquistato da Schumacher alla guida della Ferrari, uno splendido e irripetibile canto del cigno. Sono dunque trascorsi vent’anni esatti nei quali nessuno dei piloti avvicendatisi alla guida del Cavallino Rampante è stato capace di imporsi nella gara disputata nel paese del Sol Levante.
Chissà che ora non sia arrivato il momento che il tabu venga infranto. Magari da quel Carlos Sainz che ha stupito tutti con il trionfo ottenuto a Melbourne nel Gran Premio d’Australia o perché no da Charles Leclerc che non vede l’ora di lasciare un segno importante nella stagione appena iniziata. Di sicuro la Ferrari non vuole recitare un ruolo da comparsa alle spalle della Red Bull.
Va detto per amor di verità che Max Verstappen, nonostante il cedimento dei freni a Melbourne, si presenta a Suzuka con i favori del pronostico e tanta voglia di ribadire la superiorità sua e della sua vettura. Chi sembra invece destinato a non lasciare il segno è Lewis Hamilton: la Mercedes appare in netto ritardo rispetto alle rivali e anche in Giappone il fuoriclasse inglese dovrà accontentarsi di finire nelle retrovie.
Ci attende dunque un duello tra le Ferrari e la Red Bull: se la Rossa dovesse ripetere l’impresa di Melbourne vorrà dire che quella a cui assisteremo è una stagione di Formula 1 molto più incerta e combattuta di quanto si potesse immaginare.
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