Berrettini, le lancette corrono e il tempo a sua disposizione sta per scadere: da un momento all’altro, potrebbe finire tutto
In ballo c’è di tutto un po’, ogni volta che scende in campo. La necessità di risalire il ranking onde evitare, in alcune competizioni, di dover affrontare le qualificazioni. C’è poi la voglia di riscatto, che nel suo caso sarà certamente incommensurabile. Proporzionale, di sicuro, a tutte le rinunce fatte negli ultimi due anni a causa dei problemi fisici che lo hanno attanagliato.
E non è ancora finita. C’è un altro obiettivo ancora che Matteo Berrettini ha il dovere di perseguire, ora come ora. All’orizzonte si profilano le Olimpiadi di Parigi 2024 e non è automatico, purtroppo, che il martello romano vi prenda parte.
L’accesso ai Giochi è subordinato al ranking Atp: solo i migliori 56 giocatori del mondo, alla data del 10 giugno 2024, potranno partire alla volta della capitale francese e sognare di far ritorno in Italia con una bella medaglia al collo. Non tutti lo sanno, ma esiste, parallelamente al ranking e alla Race funzionale alle Finals, un’altra graduatoria ancora.
Ci riferiamo alla Olympic Race, una speciale classifica che tiene conto solo ed esclusivamente dei risultati ottenuti dai tennisti dopo il Roland Garros 2023 e i cui conteggi si basano, appunto, sulle performance comprese tra quella data e la fine della prossima edizione dello Slam parigino. Ad oggi l’Italia è magnificamente rappresentata in questa graduatoria. Peccato solo, però, che non ci sia spazio per tutti.
Berrettini, 2 mesi e basta: o la va, o la spacca
Al momento sono 4, dati alla mano, gli azzurri che avrebbero diritto a partecipare ai Giochi Olimpici. Di più, pur volendo, come da regolamento, non si potrebbe.
Salvo decisioni last minute difenderanno la bandiera tricolore al di là delle Alpi Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Luciano Darderi. Restano fuori Flavio Cobolli, Luca Nardi, Lorenzo Sonego e Fabio Fognini. E se la passa ancor peggio Matteo Berrettini, che nella Olympic Race è al 117esimo posto con soli 430 punti. Fermo restando che i prossimi due mesi, in tal senso, potrebbero essere cruciali per il finalista di Wimbledon 2021.
Sulla terra battuta il 27enne capitolino potrebbe trovare ciò che cerca: punti, risultati, soddisfazioni e il pass, magari, per i Giochi di Parigi. Non sarà facile. Lo sa lui e lo sappiamo anche noi. Ma la ruota, si sa, prima o poi gira per tutti. E chissà, allora, che la parentesi sulla rossa non possa stravolgere gli equilibri e dare anche a Matteo la possibilità di lottare per il proprio Paese.