In questo momento Jannik Sinner è lo sportivo italiano più popolare e ammirato nel mondo. Il trionfo di Miami ha fatto impazzire tutti
Un 2024 che se già finisse così potrebbe definirsi trionfale. Da gennaio ad oggi Jannik Sinner ha conquistato il primo Grande Slam dell’anno, gli Australian Open, un Atp 500 di prestigio come Rotterdam e un Masters 1000 molto seguito come il Miami Open. Ce ne sarebbe abbastanza per concedersi un lungo e meritato periodo di riposo.
Ma il giovane fuoriclasse altoatesino non è tipo da sedersi sugli allori e neanche il secondo posto appena conquistato nel ranking Atp lo può soddisfare in pie4no. Anzi, per lui il sorpasso ottenuto nei confronti del giovane rivale Carlos Alcaraz è una sorta di trampolino di lancio verso altri obiettivi di prestigio.
Se c’è una superficie sulla quale Sinner non è ancora riuscito ad esprimere il suo migliore tennis è la terra battuta. Un vero e proprio tallone d’Achille per il fuoriclasse di San Candido che l’anno scorso ha ottenuto solo delusioni nei grandi eventi in programma sul rosso. Ed è questa una lacuna che Jannik vuole colmare al più presto.
Con ogni probabilità Monte-Carlo, forse Madrid, certamente Roma e infine il Roland Garros. Sono questi i quattro tornei, tre Masters 1000 e lo Slam di Parigi, nei quali Sinner vuole lasciare un segno già in questa stagione. “La terra battuta non è la mia superficie preferita, ma ora voglio crescere anche lì“.
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Grazie a lui il tennis italiano è tornato e sta tornando protagonista nel mondo. Non è infatti casuale la crescita contestuale di altri giovani talenti come Arnaldi e Luca Nardi, oltre al consolidamento di altri nostri giocatori come Musetti e Sonego. Ma il numero uno indiscusso è Sinner.
Un ruolo ‘ufficializzato’ dal presidente della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) Angelo Binaghi che ha riservato parole al miele nei suoi confronti ai microfoni di ‘Supertennis’: “Jannik Sinner è il mattatore del nostro tennis, sta battendo tutti i record e non avevamo mai pensato che tutto ciò potesse accadere e con una fretta che nessuno poteva mai immaginare“.
Binaghi ha parlato della svolta di Sinner nel torneo di Miami, dove all’inizio era apparso in difficoltà: “Ai quarti di finale contro Machac ha alzato il suo livello e da quel momento non si è guardato più indietro“. Il numero uno della Federazione quasi si commuove nel descrivere le qualità del campione altoatesino: “E’ un ragazzo straordinario con un’educazione e dei valori eccezionali”.