Tennis

Sinner da brividi: retroscena clamoroso

Il campione altoatesino è un treno in corsa che non si ferma più: ecco il nuovo primato battuto da Jannik Sinner

Un ciclone. Un uragano che si è abbattuto sul circuito ATP sconvolgendo gerarchie e primati. Il cammino di Jannik Sinner da San Candido nel 2024 è di quelli che, inevitabilmente, portano a record su record dopo ogni gara disputata e vinta.

Jannik Sinner, altro primato battuto (LaPresse) – Sportitalia.it

Era già successo ad Indian Wells quando, grazie alla vittoria in quarti di finale contro il malcapitato Jiri Lehecka, l’altoatesino aveva raggiunto la stratosferica cifra di 16 vittorie consecutive all’inizio dell’anno solare: semplicemente il tennista più giovane della storia ad esserci riuscito. Oltre ad aver battuto, relativamente alle sole statistiche sulla storia del tennis italiano, il primato di Adriano Panatta, che si era fermato, nel 1976, a 12 affermazioni di fila nel circuito. Semplicemente mostruoso.

Il cammino del 22enne della Val Pusteria al Miami Open ha inevitabilmente aperto la strada ad altri primati, personali ed assoluti, battuti dal numero tre del mondo. C’è il record di precocità nell’aver raggiunto prima tre semifinali, poi tre finali, a Miami. C’è anche l’esser entrato nella cerchia esclusiva di coloro capaci di disputare due finali consecutive in Florida. Sinner è ora in compagnia di grandi campioni come Sampras, Agassi, Federer, Isner, Murray e Djokovic. Ma c’è di più, ovviamente. C’è tanto altro.

Sinner va veloce: l’incredibile dato lo incorona ancora

Il penultimo match giocato da Jannik – la semifinale in cui ha travolto senza appello Daniil Medvedev, liquidato con un 6-1 6-2 che non ammette repliche – è entrato di diritto nella grande storia personale del campione azzurro. Già perchè mai prima d’ora Sinner era riuscito a sbarazzarsi di un Top Ten in meno di 70 minuti.

Jannik Sinner, la vittoria-lampo contro Medvedev porta con sé un nuovo primato (LaPresse) – Sportitalia.it

69 minuti è infatti stato il tempo impiegato dall’altoatesino per vincere una delle semifinali più a senso unico che si ricordino nella ridente città americana. Il precedente primato di Jannik relativamente agli incontri con colleghi occupanti le prime 10 posizioni del ranking era fissato ai 72 minuti serviti nel 2023, e sempre incredibilmente a Miami, per battere Andrey Rublev.

Insomma, Sinner va di fretta. Ma senza che questo comporti delle conseguenze negative nella sue prestazioni, anzi. Il campione azzurro, che a Melbourne ha dimostrato di poter competere ad altissimi livelli anche sulle lunghe distanze tipiche dei tornei del Grande Slam, è pronto a far crollare altri record. Il talento italiano, dall’ormai celebre torneo di Pechino dello scorso ottobre, sta riscrivendo il libro dei primati della storia recente del tennis.

Alessio Cherubini

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