Parole strappalacrime, il ricordo di Kobe Bryant commuove il mondo del basket

Kobe Bryant non sarà mai dimenticato nel mondo del basket, e le parole su di lui hanno fatto commuovere i fan dell’ex cestista statunitense

Sono passati più di quattro anni da quel 26 gennaio 2020 tragico per il mondo del basket in cui in un incidente aereo ha perso la vita Kobe Bryant, assieme ad altre persone, tra cui la figlia.

L'ultimo ricordo toccante su Bryant
Kobe Bryant non sarà mai dimenticato nel basket e non solo (LaPresse) – sportitalia.it

L’ex cestista statunitense, un simbolo per i Lakers, considerato uno dei migliori sportivi al mondo, sicuramente uno dei migliori di sempre con la palla a spicchi, è ovviamente ancora ricordato da tutti. L’8 febbraio del 2024 gli è stata addirittura dedicata una statua all’esterno della Crypto.com Arena di Los Angeles.

In particolare, però, in questi giorni, uno dei suoi ex compagni di squadra, che ora ha la fortuna di giocare anche insieme a LeBron James, un’altra impressionante leggenda del basket dell’ultimo ventennio, gli ha dedicato delle parole al miele che hanno fatto commuovere i molti appassionati di Nba e non solo.

Stiamo parlando di D’Angelo Russell, playmaker che ha iniziato la sua carriera con i Los Angeles Lakers proprio nel periodo in cui Kobe Bryant stava per lasciare il professionismo, ed è tornato ora alla base.

D’Angelo Russell ricorda Bryant: “All’inizio non capivo le parole che mi diceva”

Interrogato sulle differenze e le similitudine tra Bryant e James, considerato che, appunto, DLo è uno dei pochissimi fortunati ad averli avuti entrambi come compagni di squadra, anche se in periodi diversi della carriera di entrambi, il cestista statunitense ha effettivamente ammesso che ha giocato “con Kobe quando era alle battute finali, e ora sto giocando con LeBron che io penso sia ancora nel suo prime“.

L'ultimo ricordo toccante su Bryant
I tifosi e i compagni non fanno mancare i loro ricordi di Bryant (LaPresse) – sportitalia.it

E ha continuato: “O se non è nel suo prime, penso stia ancora migliorando facendo sempre di più con meno atletismo a disposizione”, per poi dire che “la lingua di Kobe era sconosciuta per me a quei tempi”. Infatti, ha spiegato ancora Russell, facendoci incuriosire e anche un po’ intristire, non potevo capire molte delle cose che diceva, ma mi parlava sempre come se potessi capirle. Poi, invecchiando, mi è capitato di pensare: ‘Dannazione, ricordo che Kobe mi aveva detto questo’”.

E c’è da credergli considerato che addirittura la sua lettera d’addio al basket, nel 2016, diventata poi un cortometraggio ha vinto un premio Oscar. Un riconoscimento che dà la misura di quanto Bryant sia stato immenso ben oltre il parquet.

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