La Ferrari guarda con ottimismo al prosieguo della sua stagione, ma la preoccupazione adesso si sposta su Lewis Hamilton: il motivo
L’annata 2024, per la Ferrari e per gran parte del mondo della Formula Uno, si era aperta, paradossalmente, più nel segno dell’attesa di ciò che sarebbe accaduto nel 2025, data la notizia che aveva sconvolto la fase pre-stagionale. Vale a dire, la clamorosa intesa tra la Rossa e Hamilton, per l’approdo del sette volte campione del mondo a partire dal prossimo anno. Gli scenari, però, sono un po’ cambiati.
Non c’erano grandissime aspettative su ciò che la Ferrari avrebbe potuto esprimere in pista quest’anno, pur nella consapevolezza di segnali di crescita importanti rispetto al 2023. La superiorità Red Bull pareva inavvicinabile, ma, almeno in parte, questo assioma è stato rimesso in discussione.
La doppietta Sainz-Leclerc in Australia ha restituito entusiasmo attorno al Cavallino rampante. Un successo prezioso e prestigioso, per confermarsi seconda forza del Mondiale e per darsi la spinta necessaria per puntare ad altre vittorie nel corso dell’annata, traguardo che adesso appare alla portata. Si può sognare anche il Mondiale? Presto per dirlo, la Red Bull nelle prime due gare aveva comunque tenuto a distanza la concorrenza.
In ogni caso, la vettura appare performante e in grado di togliersi altre soddisfazioni. Nell’attesa dell’arrivo di Hamilton, Sainz ha tutta l’intenzione di dare il massimo e farsi rimpiangere e Leclerc di tornare alla vittoria dopo due anni di digiuno e meritarsi i galloni di prima guida. La preoccupazione, adesso, si sposta su Hamilton.
Hamilton e la Mercedes, è notte fonda: record negativo di punti
E’ un momento decisamente non facile per il pilota inglese, che ha scritto pagine di storia e numerosi record nel Circus. Ma in questo avvio di stagione, prevalgono i numeri negativi.
Lo scorso anno, pur con una vettura lontana dagli standard di rendimento del passato, era riuscito a chiudere il Mondiale al terzo posto con sei podi e una pole position. Per lui e per la Mercedes, invece, adesso è notte fonda. Nelle prime tre gare, la scuderia ha raccolto soltanto 26 punti (mai così male dal 2012). Hamilton, di punti, ne ha raccolti solo 8, con un settimo posto, un nono posto e un ritiro.
Di sicuro, a pesare c’è una vettura non particolarmente performante. Ma è inevitabile che ci siano interrogativi su stato di forma e motivazioni del pilota, che a inizio 2025 compirà 40 anni. Riuscirà al volante della Ferrari a ritrovare il suo smalto?