Il ko di Verstappen in Australia non è l’unica notizia negativa in casa Red Bull: è pronta un’offerta faraonica che può cambiare tutto
Più che Formula Noia, al momento è Formula Caos. Effettivamente i primi due Gran Premi della stagione avevano confermato tutte le premesse della viglia, con una Red Bull imbattibile. Poi però l’Australia, che un anno fa aveva certificato la crisi Ferrari, ha riportato le Rosse in paradiso. E oggi nel team campione del mondo ci sono più dubbi che certezze.
Max Verstappen all’apparenza è inscalfibile, perché ha comunque dimostrato a se stesso e agli altrri che se tutto funziona come deve, lui è ancora imprendibile. Il problema ai freni che l’ha fermato ad Adelaide non si ripresenterà anche in Giappone, prossima tappa del campionato su questo garantiscono tutti.
Eppure la curiosità per quello che potrà succedere il prossimo weekend a Suzuka, appuntamento anticipato di sei mesi rispetto al solito, è altissima. Qualifiche alle 8 del mattino italiano, il Gran Premio scatterà domenica 7 aprile dalle 7 e tutti aspettano la Red Bull al varco. Così come aspettano un segnale da Sergio Perez.
Fino ad oggi il messicano non ha saputo fare meglio del valletto. Secondo in Bahrain e Arabia Saudita, senza mai insidiare da vicino il compagno di squadra. Quasi disperso in Australia, quando le Ferrari si sono involate e lui ha faticato anche a tenere il passo delle McLaren. Tra Checho e Max c’è una differenza grossa come il mare, o meglio come i quatro anni di differenza nei loro contratti con la squadra.
Uno dei temi caldi adesso, ma che ci accompagnerà anche nei prossimi mesi, è proprio questo. All’inizio del 2025 quante delle facce attualmente presenti nel team campione del mondo saranno ancora lì, tra muretto e pista?
Qualche mese fa ci sarebbero stati pochi dubbi, anche su un eventuale rinnovo del contratto di Sergio Perez. Adesso invece crescono settimana dopo settimana, al pari delle incertezze sul resto della squadra che continua a vivere male il dualismo tra Helmut Marko e la famiglia Verstappen da una parte, Christian Horner e i soci thailandesi che hanno la maggioranza dall’altra.
Così si affacciano altri nomi, tutti per motivi diversi credibili. Il primo è quello di un ritorno a Milton Keynes per Carlos Sainz che se n’era andato male ma nel frattempo è molto maturato. Le alternative, tutte credibili, si chiamano Fernando Alonso, ma anche Alex Albon e nemmeno troppo a sorpresa anche Lando Norris nonostante il suo contratto con McLaren.
Ma ci sono anche quelli che dalla Red Bull vogliono andare via e torna sempre di moda il nome di Adrian Newey, l’ingegnere dei miracoli sportivi. Le sue monoposto non sono soltanto esteticamente perfette, ma le migliori per la resa in pista anche se i tifosi di Verstappen sono convinti che solo lui faccia la differenza.
Per un paio di volte è stato tentato dalla Ferrari, una in particolare quando Maranello gli garantiva una villa a Montecarlo e carta bianca sul lavoro. Nessuno ha dubbi che John Elkann tornerà alla carica ma non sarà il solo.
Come riferisce la prestigiosa rivista tedesca ‘Auto Motor und Sport’, su Newey sta puntando forte anche Lawrence Stroll, il patron dell’Aston Martin. Grazie anche all’appoggio dello sponsor Aramco, non ha nessun problemi a mettere sul piatto una cifra astronomica. Ma soprattutto Newey non dovrebbe spostarsi dall’Inghilterra perché la squadra ha la sua sede a Silverstone e anche questo conterà moltissimo. Sempre che Lewis Hamilton non convinca il suo connazionale a seguirlo in Emilia.
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