Berrettini, il suo richiamo è stato irresistibile. Ecco perché ha deciso di fare un passo indietro e di tornare da lei.
Non mentiva, Matteo Berrettini, quando prometteva che al suo ritorno in campo avrebbe giocato il più possibile. Lo dimostra il fatto che, dopo aver messo qualche match nelle gambe sul cemento a stelle e strisce, sia già pronto a voltare pagina e a cimentarsi in una nuova avventura.
Non gioca sulla terra rossa, fatta eccezione per una piccolissima parentesi, dal 2021. Nel 2022 si era infortunato alla mano alle porte della primavera, per cui aveva saltato in toto la stagione che culmina, poi, nel Roland Garros. Nel 2023 ci aveva provato, ma si era poi ritirato alla vigilia degli ottavi di finale del Masters 1000 di Montecarlo per via di quel problema agli addominali che gli ha più volte dato il tormento nel corso della sua carriera.
Quest’anno sarà tutto diverso: il tennista romano non ha resistito alla prospettiva di tornare sul rosso e insieme a l suo nuovo coach Francisco Roig ha studiato una programmazione ad hoc senza lasciare nulla al caso.
Matteo partirà dal basso, dall’Atp 250 di Marrakech che avrà inizio in Marocco nel giorno di Pasquetta. Anche in questo caso il finalista di Wimbledon 2021 si avvarrà del ranking protetto. Se formalmente occupa il 133esimo posto del ranking Atp, virtualmente è il numero 74 del mondo, cosa che di certo gli darà un notevole vantaggio in fase di sorteggio del tabellone principale e degli abbinamenti.
L’appuntamento di Marrakech farà da apripista al Masters 1000 che si giocherà nel Principato la settimana immediatamente successiva e vi prenderanno parte, per questo motivo, diversi atleti degni di nota.
Laslo Djere sarà la testa di serie numero 1, seguito da Sebastian Ofner e Alejandro Tabilo. Ai nastri di partenza ci saranno, ancora, Daniel Evans, Alexander Shevchenko e Facundo Diaz Acosta. Berrettini non sarà l’unico azzurro in gara sulla terra rossa della città marocchina: oltre a lui saranno presenti anche Flavio Cobolli e Lorenzo Sonego, che nelle scorse ore si è separato ufficialmente dal suo storico allenatore, Gipo Arbino.
Nella entry list compaiono, ancora, i nomi di Roberto Carballes Baena, Pavel Kotov, Stan Wawrinka, Arthur Rinderknech e Luca Van Assche, il nuovo pupillo dell’ex coach di Berrettini, Vincenzo Santopadre. Il tabellone ideale, almeno sulla carta, per riprendere confidenza con la superficie sulla quale Matteo non ha giocato per due anni. Nella speranza, magari, che passare dalle retrovie possa fare la differenza in vista dei prossimi e più prestigiosi appuntamenti primaverili.
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