Intorno alla Formula 1 girano evidenti interessi economici ed anche un solo punto in classifica può fare la differenza: l’annuncio
Tra gli obiettivi delle scuderie c’è anche quello di incassare il più possibile e con ogni mezzo lecito. L’investimento che si fa ogni anno nel mondo dei motori si fa sempre più dispendioso ed a tal proposito una scelta compiuta recentemente in F1 è stata analizzata con grande attenzione.
La Formula 1 è uno degli sport più ricchi ma anche più complessi da dover gestire. Tanto è il flusso di denaro che gira nel mondo dei motori, ma bisognerà stare anche molto attenti a non sbilanciarsi troppo. La storia della F1 è piena di vicende particolari, come quella accaduta a margine dell’ultimo Gp in Australia.
Un problema, quello legato a risultati e incassi, che ha visto protagonista una squadra in particolare. La decisione della Williams a margine del Gran Premio di Melbourne è stata piuttosto discussa, ma c’è un motivo.
Williams “assolta”: arriva la difesa di Marko
La storica scuderia aveva scelto di correre in GP australiano solamente con Albon, che aveva avuto un incidente nelle prove ma era stato il prescelto della Williams. Il team aveva deciso di ritirare la macchina dalle mani di Sargeant, passando il telaio al thailandese, con l’obiettivo di fare di tutto per entrare in zona punti: mossa criticata da molti, ma “giustificata” da Helmut Marko.
L’esperto consigliere della Red Bull ha analizzato quanto successo alla Williams, costretta a questa mossa. La F1 moderna non consente l’utilizzo dei muletti, come avveniva un tempo, e senza un telaio di riserva – come nel caso della scuderia – si è costretti a puntare tutto su un unico pilota.
Marko, ai microfoni di ‘Speedweek’, ha ammesso come puntare su Albon era una scelta necessaria sul piano economico: “Albon è il pilota più forte, un suo punto nel campionato può valere sino a dieci milioni di dollari, per me è stata una decisione logica”.
Soldi che sono poi sfumati per la Williams in Australia, l’ulteriore beffa è arrivata proprio guardando al piazzamento del thailandese, che si è classificato undicesimo e fuori, quindi, dalla decima posizione che portava introiti importanti. La Williams sta ora tentando di tutto per tornare al prossimo Gp di Suzuki con due vetture competitive ed in grado di arrivare a punti.