La separazione dal Foggia arrivata a gennaio dopo qualche noia fisica che ne ha inficiato il rendimento del suo ritorno in rossonero, ha fatto pensare che per Antonio Junior Vacca fosse arrivato il tempo di intraprendere nuove strade nel calcio. Vacca infatti ha fatto per qualche settimana da collaboratore di Coletti, prima che quest’ultimo venisse sollevato dall’incarico, per poi pubblicare uno scatto sui social in compagnia di De Zerbi: qualcuno aveva ipotizzato che potesse diventarne collaboratore e su questa voce si era espresso anche lo stesso tecnico del Brighton, facendo capire che lavorare con i suoi ex giocatori sia una cosa che gli facilita il mestiere.
Contattato in esclusiva dalla redazione di SPORTITALIA, lo stesso Vacca però ha spiegato la sua intenzione di voler continuare a giocare, ripercorrendo alcuni passaggi rilevanti della propria carriera.
Quest’ultima esperienza fra campo e panchina ti ha fatto venire voglia di passare “dall’altro lato”?
“No assolutamente, anzi. Sto bene, mi sto allenando, sono in forma. L’anno prossimo ripartirò da una Serie D in Campania vicino a casa mia”.
Quindi ancora in campo.
“Sì ho dato solo una mano perché mi ero accordato così con la società. Prima alla Primavera e poi a Coletti che era subentrato in prima squadra. Non sono mai stato pronto a lasciare il calcio giocato, ad oggi sento questo”.
Hai ancora tanta voglia insomma.
“Assolutamente sì”.
La promozione cui sei rimasto più affezionato delle tre ottenute in carriera?
“La più bella è forse quella ottenuta con il Venezia, anche perché poi ho coronato il sogno di approdare e rimanere in Serie A”.
Il ricordo più bello legato all’esperienza in Veneto?
“Oltre alla promozione, calcare i campi di stadi come San Siro: mi sono venuti i brividi ad affrontare Milan ed Inter in quello stadio”.
Se ripensi ai tuoi inizi a Benevento quali sono invece i ricordi che ti riaffiorano la mente?
“Se ripenso ai miei inizi a Benevento non posso non ricordare chi mi ha creato calcisticamente cioè Ciro Vigorito: se ho giocato a calcio è stato grazie a lui che ha creduto in me fortemente”.
Il ritorno a Foggia era un tuo desiderio, per il legame con questo club?
“Il ritorno a Foggia era nei miei programmi fin dal giorno stesso in andai via dopo la promozione in B: sapevo che un giorno ci sarei ripassato e così è stato”.
I tuoi prossimi obiettivi?
“l mio prossimo obiettivo è giocare insieme a mio cugino Vacca Raffaele, un vero esperto di serie D e vincere un campionato insieme a lui”.
In futuro ti piacerebbe allenare, quando deciderai un giorno di smettere?
“Per quanto riguarda allenare ad oggi vi dico che non vorrei fare l’allenatore in prima squadra, ma mi piacerebbe iniziare da collaboratore. Solo a qualche allenatore a cui sono particolarmente affezionato e che abbia determinate idee di calcio, vi faccio anche qualche nome: De Zerbi, Paolo Zanetti, Agnelli che attualmente è il secondo di Aquilani e infine Marcello Quinto che attualmente è il collaboratore di De Zerbi. Queste sono persone per le quali darei tutto me stesso”.
Sei stato tentato di collaborare con De Zerbi? Ti piacerebbe un giorno lavorare con lui?
“Con il mister ne abbiamo parlato una volta a Brighton a casa sua in modo scherzoso quando mi chiese io cosa volessi fare una volta che smetto. E’ ovvio che mi piacerebbe, ma credo che il suo staff sia già al completo per adesso”.