Carlos Sainz non immaginava di dover raccogliere una pesante eredità da Michael Schumacher: ora lo spagnolo può farlo davvero.
Il Gran Premio d’Australia ha riconsegnato ai tifosi una Ferrari solida e vincente come non si vedeva da tempo. Il Cavallino Rampante ha centrato una splendida doppietta a Melbourne, con Carlos Sainz capace di interrompere nuovamente il dominio Red Bull come già aveva fatto lo scorso anno nella gara di Singapore. Un trionfo che ha rilanciato le ambizioni della Rossa, anche se ovviamente dal box Ferrari l’invito è quello di rimanere con i piedi per terra.
La RB20 è certamente la macchina migliore, nonostante il problema ai freni che in Australia ha costretto Verstappen al ritiro, e andare a competere con il campione del mondo in carica sarà molto dura. Tuttavia con la debacle di domenica scorsa Verstappen non potrà salire sul podio in tutte le gare di questo Mondiale: il record resta quindi di Michael Schumacher, che è riuscito nell’impresa nel 2002 (ma con sole 17 gare). Non è tutto, perché Sainz raccoglie anche una pesante eredità proprio dal campionissimo tedesco: di cosa si tratta?
Più di qualcuno ha fatto notare che dopo una doppietta a Melbourne arriva quasi sempre il trionfo iridato. Nel corso degli anni è accaduto diverse volte che il pilota che in Australia ha tagliato il traguardo per primo davanti al suo compagno di squadra sia poi riuscito a laurearsi campione del mondo.
Come Schumacher, che eredità per Sainz: lo spagnolo può farlo
Nel 1996 è toccato a Damon Hill, giunto davanti a Villeneuve (entrambi con la Williams) e a fine anno campione del mondo per la prima e unica volta nella sua carriera. Nel 1998 è invece Hakkinen a esultare davanti a Coulthard: a fine anno arrivò il primo dei due titoli iridati conquistati dal finlandese.
Nel 2000 Schumacher e Barrichello fanno doppietta in Australia e la leggenda della F1 va poi a vincere il suo primo Mondiale con la Ferrari. Schumacher si ripete anche nel 2004 (sempre doppietta con Rubens), mentre nel 2009 il brasiliano arriva secondo dietro Button: al termine della stagione l’inglese della Brawn sarà campione.
Finita? Macché. Nel 2015 arriva la doppietta Mercedes targata Hamilton-Rosberg, con successo iridato del britannico a fine stagione. L’anno dopo stesso copione, ma a parti invertite: Rosberg trionfa davanti a Lewis, laureandosi poi campione del mondo. Nel 2019 Hamilton è arrivato secondo dietro il compagno di squadra Bottas, ma ha poi vinto il suo settimo Mondiale in F1. Vista la cronistoria Sainz può davvero sperare: i tifosi ferraristi incrociano le dita.