Valentino Rossi è l’icona per eccellenza della MotoGP. L’ex fuoriclasse di Tavullia ancora un protagonista assoluto nel mondo delle due ruote
Fa parlare di sé anche se non in pista non corre più. Anzi, a quanto pare fa discutere molto di più adesso, mentre dirige le operazioni da fuori rispetto alle ultime, fin troppo anonime, stagioni in sella alla sua moto. Valentino Rossi del resto resterà per sempre il “Dottore”, il fuoriclasse assoluto che riesce a vincere anche senza gareggiare.
E come lui è al centro dell’attenzione il team da lui fondato, il VR46 Racing, che nel corso degli anni ha sfornato alcuni dei migliori piloti del Circus mondiale. Uno su tutti, l’attuale campione del mondo in carica Pecco Bagnaia che prima di unirsi alla Ducati ufficiale è cresciuto formandosi sotto l’egida e l’ala protettrice di Valentino Rossi.
Il rapporto tra il VR46 e la scuderia di Borgo Panigale si è consolidato nel corso degli anni, sviluppando una vera e propria sinergia, tanto proficua quanto duratura. Ma come si dice spesso tutto ha una fine, anche le storie più esaltanti prima o poi trovano una conclusione. Ed è proprio quello che potrebbe accadere a breve tra il team di Rossi e la Ducati.
La scuderia italiana in questo momento dispone di otto moto in pista, due ufficiali e sei cosiddette satelliti. Ma nel 2025 due di queste potrebbero finire altrove e sono proprio le due del VR46. Secondo quanto circola in ambienti molto vicini al team fondato dal fuoriclasse di Tavullia, una grande offerta sarebbe stata presentata a Rossi per la prossima stagione.
Valentino Rossi, clamoroso addio alla Ducati: cosa può succedere a breve
La proposta sarebbe arrivata, il condizionale è d’obbligo, dalla Yamaha. Il team di Iwata sta faticosamente cercando di ritrovare un briciolo della competitività perduta negli ultimi anni e grazie ad alcuni investimenti mirati spera di poter tornare in tempi brevi ai vertici della MotoGP.
Il problema è che allo stato attuale il divario dalla Ducati e da altri team emergenti come la KTM è quasi imbarazzante. In realtà è un problema che riguarda proprio le case giapponesi: anche la Honda sta attraversando un lungo periodo di crisi dal quale non riesce a uscire.
Il clamoroso addio di Marquez è stato una sorta di punto di non ritorno per la moto dall’ala dorata. La Yamaha invece ha optato per un cambio repentino di strategia, cercando una sponda nel team di Valentino Rossi. Non è ancora nota la risposta dell’ex fuoriclasse ai manager nipponici.