Una confessione che ha lasciato tutti sorpresi. Il pilota ha detto di aver provato tantissimo dolore e sofferto moltissimo. Le sue parole
L’inizio alla stagione 2024 in Formula 1 è stato molto particolare, con una serie di alti e bassi. Soprattutto per Carlos Sainz, pilota Ferrari che ha dimostrato tutto il proprio talento affrontando sfide particolari e inaspettate. Nei primi tre Gran Premi, lo spagnolo ha ottenuto risultati importanti: un terzo posto in Bahrain e una vittoria straordinaria a Melbourne. Manca il terzo, che è il Gran Premio che non ha corso.
Il suo percorso è stato momentaneamente fermato da un imprevisto durante il fine settimana di gara a Gedda, in Arabia Saudita: ha dovuto affrontare un intervento chirurgico. Un piccolo problema di salute, un’appendicite, che però l’ha costretto a rimanere “ai box” (è proprio il caso di dirlo). L’operazione è stata urgente ed è andata nel migliore dei modi, come dimostra la successiva vittoria australiana.
In quel fine settimana, però, la Ferrari, senza la possibilità di schierare Sainz, ha chiamato Oliver Bearman per sostituirlo. Si è trattato di un’opportunità straordinaria e unica per il giovanissimo pilota, che ha momentaneamente lasciato il proprio ruolo principale al volante della Prema in Formula 2 per fare il proprio debutto in Formula 1.
Nonostante abbia iniziato dall’11° posto in griglia, Bearman ha dimostrato di avere grande talento, recuperando fino al 7° posto e riuscendo ad andare a punti (tra l’altro preziosi) al suo primo Gran Premio.
L’annuncio: “Che dolore in gara”
Un momento certamente emozionante per il giovanissimo pilota britannico, che però forse non era del tutto pronto ad affrontare ciò che ha dovuto. Si è trattato anche di un’esperienza fisicamente provante. Bearman ha infatti poi raccontato al The Times di aver avuto non poche difficoltà durante il GP: ha provato un fortissimo dolore alla parte bassa della schiena e al collo, ovviamente causato dalla forza G elevata e da un circuito molto impegnativo come quello di Gedda.
Le auto di Formula 1 sono infatti più impegnative, perché progettate per massimizzare le prestazioni senza badare troppo alla comodità del pilota. Niente aiuti o “alleggerimenti”. Rispetto alle vetture di Formula 2 sono tutt’altra cosa. La guida è molto più dura, fisicamente parlando.
Nonostante queste difficoltà fisiche, comunque, Bearman ha affrontato la gara con grande determinazione. Ha dimostrato di avere il potenziale per poter diventare un grande pilota e competere ad alti livelli. Al debutto è riuscito ad andare a punti, il che non era scontato.