L’agente Giuseppe Galli è intervenuto in esclusiva per SPORTITALIA, per parlare di tre giovani talenti che rappresenta. Il primo è Alessandro Pio Riccio, difensore classe 2002 in prestito al Modena, ma di proprietà della Juventus. Il secondo è Antonio Raimondo, affermatosi con la Ternana per la gioia del Bologna che ne detiene il cartellino. Il terzo è Alessandro Bianco, gioiellino della Fiorentina che ha trovato ampio spazio agli ordini di Nesta alla Reggiana.
Come giudica la stagione di Alessandro Pio Riccio fino a qua?
“Sono contento del suo percorso e di quanto sta dimostrando. Quello del difensore è sempre un ruolo particolare, ma è arrivato a Modena con tanta umiltà per poi imporsi come fosse un veterano. Ha fatto molto bene anche nell’ultima chiamata con l’Under 20. È cresciuto”.
Dove?
“Nella consapevolezza dei propri mezzi, ha doti fisiche e tecniche non facili da trovare nel ruolo”.
Ed a livello tecnico?
“Anche lì è maturato nelle sue già importanti qualità. Il fatto di misurarsi in una categoria superiore rispetto alla C dello scorso anno, giocando con continuità, lo ha aiutato a perfezionare molti aspetti difensivi e nell’impostazione, a completarlo”.
La Juve lo sta seguendo da vicino?
“So che la Juve lo segue, sì, come farà con i tanti ragazzi che sono in giro per l’Italia. È un motivo l’orgoglio per lui e uno stimolo a fare ancora meglio”.
Ed il Modena?
“Non è un segreto che lo vorrebbe comprare, il Modena ha visto le sue qualità e vede in lui un giocatore da Serie A”.
Quale futuro per lui, dunque?
“Premetto dal dire che il ragazzo sta benissimo a Modena, nulla è escluso ed a fine stagione ci sarà il tempo di valutare con i due club il percorso più giusto per il ragazzo. Dobbiamo ancora parlare di qualsiasi cosa e tutto può succedere. A fine stagione vedremo”.
Raimondo sta facendo una bellissima annata in B.
“Sta facendo una stagione devastante. È un ragazzo del 2004, ha già fatto 9 gol, poi ha colpito 3-4 pali, in un campionato difficile. Si è imposto come un attaccante esperto e moderno. Ha una qualità incredibile nell’attaccare lo spazio e nel tiro. Non a caso Mihajlovic lo fece debuttare in Serie A quando aveva 17 anni”.
Il Bologna poi è un club che sui giovani ci punta. Con i rossoblù ne parlerete?
“Certamente la società starà seguendo la sua crescita. È nel giro dell’Under 20 ed a mio parere starebbe benissimo anche nell’Under 21 ormai, per quanto sta dimostrando. Vedremo dopo Pasqua di fare una chiacchierata per parlare del suo futuro, poi a fine stagione il Bologna deciderà cosa sarà meglio fare, se trattenerlo o farlo maturare ancora”.
Potrebbe già cominciare a dire la sua in una categoria superiore?
“Per come lo vedo io, per come attacca la profondità e riesce ad incidere, sì. È un 2004, ma se ci guardiamo intorno al di fuori dell’Italia ci sono 2005 e 2006 che giocano stabilmente in Champions. Quello che si deve vedere è se il ragazzo è maturo per la Serie A: per me lo è”.
Alessandro Bianco è divenuto imprescindibile per la sua squadra quest’anno.
“Assolutamente, è un centrocampista che sa fare tutto, in entrambe le fasi. Nutrivo una grande stima per la grande persona che era Joe Barone, il quale posso raccontare che fu il primo a definire Bianco come il suo Barella. Questo per dire quanto credesse in lui. Nesta sta completando il suo percorso di crescita, lo ha fatto sempre giocare titolare, anche lui è pronto per la Serie A”.
Lui ha già assaggiato l’Under 21.
“È stato chiamato e già far parte del gruppo è molto importante e stimolante. Per quanto sta facendo so che merita l’esordio, anche se lì ci sono giovani davvero molto forti. Il tempo è dalla sua”.