Il Parma si è rilanciato alla grande vincendo le ultime tre partite del campionato. Nulla da fare per Ternana, Brescia e Feralpisalò: nove punti che arrivano dopo due pareggi consecutivi, che hanno spezzato un’altra serie di tre acuti filati. Insomma, la truppa di Pecchia non perde dal 27 gennaio scorso, quando il derby con il Modena ha rappresentato un brutto (e spiacevole) incidente di percorso. I numeri non mentono mai: 65 punti in 30 partite, una macchina da gol con 57 gol realizzati e 30 subiti.
Negli scorsi giorni Delprato, difensore e capitano dei ducali sapientamente guidati da Pecchia, ha dichiarato così alla Gazzetta dello Sport: “Per la società sarebbe, e uso il verbo al condizionale, la realizzazione di un progetto, il completamento di un lungo percorso. A livello personale sarebbe il coronamento di un sogno: tutti i bambini sognano di arrivare un giorno a giocare in Serie A, e io non ci sono mai stato”.
Manca l’ultimo sforzo per coronare un progetto, non un sogno. Perché da quando Krause ha preso il timone del club, nessun passo è stato realizzato in modo inefficiente. Un percorso costruito su solide basi, un gioco verticale, intenso e dinamico. Bernabé in regia, Man, Mihaila e Benedyczak a imporre con estro e fantasia l’organizzazione conclusiva della manovra. A Pasquetta inizia il rush finale dei ducali verso la Serie A. Il collettivo s’appresta a viverlo con la solita tranquillità e il canonico entusiasmo che ha affondato, finora, ogni speranza, ai rivali.
Delprato ha anche evidenziato la compattezza del gruppo: “Il mister ha portato grande entusiasmo, è una persona che ha un equilibrio incredibile sia quando vinciamo che quando perdiamo, in tutte le cose tattiche è innovativo e ha uno stile di gioco offensivo che ci piace molto e si vede sul campo“. Manca poco. Lo sforzo finale per il ritorno in massima serie. Dopodiché servirà progettare un’altra storia.