L’Oro di Napoli, ma che Napoli per il momento non l’ha ancora vista se non da avversario. Eppure Micheal Folorunsho è di proprietà del club azzurro ben da 5 anni. Cioè da quando Cristiano Giuntoli, grande conoscitore del sottobosco della provincia italiana, lo acquistò per un milione di euro dalla Virtus Francavilla. All’epoca, Folorunsho era un 21enne che, dopo un settore giovanile con la maglia della Lazio non da protagonista in primissima fila, stava maturando in Serie C, sgomitando per i campi del Sud Italia. E dalla Puglia riparte anche la sua seconda vita. Il prestito al Bari. Poi, Reggio Calabria, dove mette a segno i primi gol in Serie B, ben sei. Pordenone, ancora Reggio e ancora Bari, per la consacrazione. Il resto è storia. La grande annata di quest’anno a Verona, sorprende solo chi non c’era all’epoca. Perché le caratteristiche di Folorunsho sono esattamente quelle del centrocampista moderno. La mezzala capace di inserirsi, ma che dà anche contributo in fase di non possesso. Una vera “bestia”, come lo ha definito Spalletti. L’esordio con la Nazionale, dopo la prima convocazione per la tourneé americana, è solo rimandato. La vera sorpresa per l’Europeo in Germania, ennesimo tassello di un centrocampo che prova a sopperire alle mancanze dell’attacco sterile, può davvero diventare lui.