Max Verstappen ha vissuto una domenica da incubo a Melbourne, accusando un problema davvero grave. C’è qualcosa sotto che non convince
Dopo aver portato a casa 43 Gran Premi consecutivi senza ritiri, il campione olandese Max Verstappen ha dovuto alzare bandiera bianca per un guasto tecnico. Anche Christian Horner è apparso piuttosto preoccupato per l’accaduto.
Con un guizzo dei suoi era riuscito ad agguantare una straordinaria pole position al sabato. Max Verstappen aveva regolato la concorrenza con un giro perfetto in Qualifica e si apprestava a vivere un’altra domenica da primo della classe. Già in partenza però qualcosa sembrava non andare come sperato. Una sensazione di avere il freno tirato, uno scatto al semaforo comunque buono, ma subito difficoltà a stare in pista.
Sainz ne ha approfittato già al secondo giro e da lì è stato un autentico disastro. Il freno della posteriore destra è andato in fiamme, letteralmente esplodendo al rientro nella corsia box. Dopo una striscia di 43 Gran Premi senza ritiri, anche Super Max ha dovuto masticare amaro e incassare uno zero pesante per la classifica. Se si tralasciasse la superiorità mostrata dalla RB20 in questo avvio di stagione, avere Leclerc a sole 4 lunghezze potrebbe mettere un pizzico di ansia e pressione nel box della Red Bull.
Red Bull, problemi anomali in Australia: oltre al freno di Verstappen c’è un altro campanello d’allarme
Christian Horner, intervistato da ‘ViaPlay’, ha spiegato cosa è successo a Verstappen: “È stato davvero frustrante assistere al nostro primo ritiro dopo due anni, soprattutto considerando che Max sentiva come se stesse guidando con il freno a mano tirato”.
Un altro grave problema dichiarato da Horner è però quello di degrado gomme accusato da Sergio Perez. La Red Bull era sempre stata impeccabile sotto questo punto di vista, annichilendo la concorrenza, mentre per la prima volta a Melbourne ha dovuto fare i conti con un blistering accentuato. In generale Horner ammette sulla Red Bull: “C’è un aspetto che dobbiamo capire. Gravi problemi di degrado pneumatici, insolito per noi”.
Inoltre per il pilota messicano c’è stato anche un problema al fondo che ne ha limitato il carico aerodinamico, ma tutto questo non basta a giustificare un quinto posto molto deludente. Insomma con una Ferrari che sembra essersi avvicinata, con diverse grane interne al box ancora da risolvere, le prossime settimane per il team principal britannico rischiando di non essere proprio serene. A Suzuka fra due settimane si va a caccia di un immediato riscatto.