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Editoriale Calcio

Crediamoci ancora. Nessuno è meglio di noi, e adesso vi spiego perchè

Crederci e Ricrederci sempre. E non pensare che gli altri siano più bravi di noi. Le due amichevoli sulla carta inutili contro Venezuela ed Ecuador in realtà ci hanno fatto comprendere meglio un po’ di cose. L’Italia è forte. E’ forte perché ha un Ct forte e dei giocatori forti che dobbiamo tenerci stretti perché nel mercato che verrà dopo l’Europeo non possiamo permetterci di perdere qualcuno. Perché l’italiano è tornato di moda o forse non passa mai di moda. Barella, non è una novità, è il migliore centrocampista italiano e tra i migliori in Europa perché il più completo. L’Inter lo sa bene e dovrà fare di tutto per trattenerlo. Da quando De Rossi a Roma l’ha rimesso al centro del gioco, gli ha dato quella libertà di andarsi a cercare la sua posizione in campo, Lorenzo Pellegrini è tornato a sprigionare tutto il suo talento. Si era perso il capitano giallorosso, ma si è ritrovato. Chi deve ancora ritrovarsi totalmente è Nicolò Zaniolo. I suoi lampi in azzurro lasciano ben sperare, soprattutto in serie A uno come Zaniolo farebbe comodo a più di una squadra, perché per caratteristiche è più da campionato italiano che da Premier.

In passato sia Juve che Milan l’hanno cercato e un ritorno di fiamma non è impossibile. In difesa siamo messi benissimo. Bastoni rappresenta la modernità assoluta e Guardiola è ancora pazzo di lui. Gianluca Mancini può non piacere per alcuni atteggiamenti o provocazioni, ma sta diventando un difensore con la D maiuscola oltre ad avere leadership e personalità. In questo momento credo che sia il difensore più sottovalutato di tutti. Lui non fa troppo per togliersi l’etichetta che gli è stata appiccicata, perché in campo a volte continua ad essere eccessivo, ma per la difesa della Roma è imprescindibile e tecnicamente è cresciuto tantissimo. Era della Roma Riccardo Calafiori e adesso vedendo il rendimento con il Bologna rischia di essere un rimpianto. Scalvini, invece, è già una certezza. E poi Dimarco esterno a tutta fascia da impazzire e i progressi di Bellanova che a Torino sembra il suo idolo Maicon. In attacco l’annata da dimenticare del Napoli ha coinvolto i guizzi di Raspadori, ma l’ex attaccante del Sassuolo da prima, da seconda punta o da esterno non può mai essere messo in discussione. Così come mette d’accordo tutti Federico Chiesa. Un momento di appannamento ci può stare, ma rimane il nostro fiore all’occhiello e all’estero lo sanno, come sanno bene che ha il contratto in scadenza tra un anno.

Redazione Sportitalia

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