Colpo di scena clamoroso al Masters 1000 di Miami, Sinner resta senza parole: è successo qualcosa d’imprevedibile
Il Masters 1000 di Miami non sta andando secondo le aspettative. E non solo per le condizioni meteorologiche sorprendentemente avverse della Florida, ma anche, e forse soprattutto, per i risultati clamorosi che si stanno susseguendo, partita dopo partita, in un torneo che non smette di stupire e che potrebbe trasformarsi in una ghiotta occasione per il nostro Jannik Sinner. E forse non solo per lui.
È come se una pioggia benedetta (o maledetta, a seconda dei punti di vista) avesse fatto piazza pulita di buona parte del tabellone del torneo di Miami. O almeno di una sezione in particolare del tabellone. L’ultimo quarto del singolare maschile è infatti rimasto quasi del tutto privo di teste di serie. Una situazione assolutamente imprevedibile in un Masters 1000, e che potrebbe favorire il nostro Jannik ma anche altri tennisti, pronti ad approfittare di una situazione clamorosa.
Di fatto, delle otto teste di serie presenti in questa parte del tabellone, ne sono rimaste solo due: il nostro Jannik, che ha vinto il derby con Vavassori, e l’olandese Griekspoor, numero 25 del seeding, in grado di superare, seppur a fatica, l’americano Michelsen. Tutte le altre teste di serie di questa zona del tabellone sono state fatte fuori, inavvertitamente, lasciando di fatto un’autostrada in cui potrebbe inserirsi anche un altro azzurro.
Clamoroso a Miami, sta succedendo di tutto: Sinner può approfittarne
C’è il “fuori tutti” nella zona presidiata da Sinner del tabellone del Masters 1000 di Miami. Le teste di serie sono cadute, una dopo l’altro, quasi ci trovassimo nella Parigi del Terrore e di Robespierre. Di fatto, gli unici due reduci di questa zona sono proprio Sinner e Griekspoor, che si affronteranno nei sedicesimi di finali. Chi di loro avrà la meglio, potrà andare avanti fino alle semifinali senza altre teste di serie sul proprio cammino. Un bel regalo, non c’è che dire.
A causare questa situazione per certi versi paradossali è stata la sconfitta, uno dietro l’altro di Andrey Rublev (testa di serie numero 5, eliminato dal ceco Machac), Stefanos Tsitsipas (numero 10, eliminato dal canadese Shapovalov), Tommy Paul (numero 13, ritiratosi contro il connazionale Damm), Alexander Bublik (numero 17, sconfitto dal nostro Arnaldi), Frances Tiafoe (numero 21, eliminato dall’australiano O’Connell) e Toman Etcheverry (numero 29, caduto contro un redivivo Murray).
L’occasione è dunque non ghiotta, ma addirittura imperdibile per Sinner, che avrebbe sicuramente dovuto sudare di più per superare giocatori come Rublev o Tsitsipas, pericolosi su ogni superficie.