Si era immediatamente accesa qualche polemica sull’amichevole della Nazionale dopo la vittoria 2-1 sul Venezuela. Ad accendere la miccia era stata la scarsa efficacia dell’impostazione dal basso della squadra. Le disattenzioni e le imperfezioni nel gioco dalla difesa avevano creato più di un problema, compreso il gol dell’ex Udinese Machis. E molto si era detto anche sul cambio di modulo operato da Spalletti, che aveva lasciato il 4-3-3 per passare al 3-4-2-1. Tuttavia, era stato lo stesso CT ad invitare a riguardare gli errori senza star lì a rimuginare sul modulo o sulla reale efficacia della costruzione del basso.
Contro l’Ecuador passi avanti
E infatti dopo pochi altri giorni di allenamento, ieri durante Italia-Ecuador, soprattutto nel primo tempo, la Nazionale è parsa più attenta e in confidenza con le trame in impostazione bassa. Merito senz’altro del lavoro tattico dei giorni precedenti, del lavoro di Spalletti sulla testa dei calciatori e della maggiore attenzione posta proprio dai calciatori.
D’altro il CT aveva invitato sia nel finale della gara col Venezuela, sia nelle parole della vigilia a New York a rivalutare le accuse al modulo e alle trame del possesso difensivo.
Trame che, ieri, hanno funzionato abbastanza bene soprattutto nel primo tempo. Poi, quando è calato il pressing, gli ecuadoregni hanno preso un po’ di campo. Ma l’incremento del ritmo dell’Ecuador secondo Spalletti rientrano nelle logica di una gara contro una buona gara. Il CT è apparso molto sereno, soddisfatto dei miglioramenti dei suoi.
Il blocco Inter aiuta la Nazionale
C’è da sottolineare che, forse, Spalletti ha trovato la base da cui partire per presentarsi con la difesa a tre all’Europeo. Infatti, non è stato affatto casuale che con l’inserimento di due pilastri della difesa dell’Inter come Bastoni e Darmian la qualità del palleggio sia migliorata. I due, infatti, da diversi anni lavorano con Inzaghi su questo tipo di trame in uscita dalla difesa e per questo hanno molta più confidenza con il palleggio in difesa anche sotto pressione.
Inoltre, anche la presenza di un calciatore intelligente, dinamico, e di qualità come Dimarco ha alzato la qualità dell’uscita del pallone. Il blocco dei giocatori dell’Inter è un elemento importantissimo su cui fondare, come ha sottolineato anche Luciano Spalletti: “Il blocco squadra Inter è quello da cui prendiamo più calciatori e loro giocano a tre in difesa, dobbiamo tenerlo presente. Dobbiamo mettere a proprio agio i calciatori in base a come giocano nel loro club”. Il tutto senza contare che il trio difensivo potrebbe essere completamente nerazzurro, nel caso in cui Acerbi dovesse tornare in azzurro.