Moto Gp, in Portogallo vince Martin in modalità ragioniere. Bagnaia, weekend da dimenticare. Acosta Rookie Maravilla

Il secondo atto del Mondiale MotoGp, in quel di Portimao, conferma in parte quello che già si è visto in Qatar, ossia che questa stagione ogni weekend potrà regalarci delle sorprese. In Portogallo domina Jorge Martin, terzo nella Sprint Race di sabato – vinta da Maverick Viñales su Aprilia che si candida a ruolo di antagonista di Ducati nei Costruttori – e primo nella gara lunga della domenica, senza strafare e senza commettere il minimo errore. Lo spagnolo del team Pramac, dimostra più maturità rispetto allo scorso anno, lo conferma anche il fatto che nella Sprint ha saputo “accontentarsi” del terzo gradino del podio evitando rischi inutili che potevano compromettere il risultato, raccogliendo complessivamente un bel bottino di punti in ottica Mondiale, balzando in testa a +23 su Pecco Bagnaia, Campione del Mondo in carica, che dovrà dimenticare in fretta l’ultimo fine settimana deludente. Il pilota Ducati si è lasciato sfuggire clamorosamente la vittoria nella Sprint con un errore in curva 1 a quattro giri dalla fine (e con 1 secondo di vantaggio sulla concorrenza) che lo ha rilegato in quarta piazza e ieri è caduto, sul finire della gara, a causa di un contatto con Marc Marquez. Il fine settimana portoghese, sembrava già in salita dalle prove del venerdì, con tanti cambi di setup e scelte non azzeccate, al contrario di quelle fatte dal compagno di box Bastianini, che si conferma su ottimi livelli, dimostrando molta confidenza con la nuova moto rispetto alla passata stagione, in cui anche i problemi fisici ne hanno condizionato i risultati. È ancora troppo presto per fare previsioni di titolo, ma la certezza è che Bagnaia ha un avversario in più con cui dover battagliare.

In Qatar è stato una sorpresa, in Portogallo una piacevole conferma: Pedro Acosta è un Rookie solo sulla carta, perché in pista sembra un veterano della classe regina. Lotta con i grandi conquistando il suo primo podio. Guida la KTM con una facilità disarmante e non si sottrae al confronto con Marquez, dimostrando di poterne essere l’erede. D’ altronde, non si vincono 2 titoli Mondiali in tre anni per caso. Con il risultato ottenuto ieri è diventato il terzo pilota a salire sul podio della MotoGP con meno primavere alle spalle.

Prossimo appuntamento nel weekend del 12-14 aprile negli Stati Uniti, ad Austin in Texas.

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