Ha provato a tenere duro a lungo ma adesso è arrivato il momento: un grande campione ha deciso di smettere e i tifosi sono scossi
Una delle grandi differenze tra gli atleti che hanno raggiunto alti livelli non è tanto nelle prestazioni, quanto nelle decisioni. Perché non tutti sono capaci di staccare la spina con lo sport al momento giusto. Ma ora che un grande azzurro ha deciso di smettere a 33 anni, è comunque un grande colpo per tutti i tifosi.
Succede nel mondo del rugby, che sta vivendo un momento eccezionale. Perché l’arrivo di Gonzalo Quesada sulla panchina dell’Italia è stato salutato con grande entusiasmo. Ma le prime due partite del Sei Nazioni 24, soprattutto quella di Dublino, avevano fatto pensare che l’Italia non fosse ancora pronta per svoltare.
Poi il pareggio con molti rimpianti contro la Francia, la trionfale vittoria con la Scozia e quella finale in casa del Galles hanno cambiato i giudizi. Con quelli, è cambiata anche la classifica mondiale che adesso sorride.
Oggi gli azzurri hanno raggiunto l’ottava posizione nel World Rugby Ranking, superando proprio il Galles battuto a Cardiff. Al primo il Sudafrica con un vantaggio nettissimo anche sull’Irlanda, unica in teoria che possa scalzare i campioni del mondo 2019 e 2023 da quella posizioni.
Si ritira a soli 33 anni, la decisione è ufficiale: è stato una colonna della Nazionale
L’Italrugby comunque è appena sotto l’Argentina che affronterà in un test match a novembre, insieme agli All Blacks. La prossima estate invece a luglio sono in programma tre partite ufficiali contro Samoa, Tonga e Giappone, buone per testare giocatori nuovi.
Dal 2000, anno nel quale l’Italia ha debuttato ufficialmente nel Sei Nazioni, i progressi sono stati notevoli, ma ci sono state anche stagioni complicate. L’ultima, proprio quella del 2023 quando proprio nella Coppa del Mondo in Francia gli azzurri erano stati travolti dai padroni di casa e dagli All Blacks.
In questa squadra non c’era più posto per lui, ma Marco Fuser è stato per diversi anni una colonna dell’Italia nella palla ovale. Classe 1991, ha vestito la maglia dell’Italia U20 in due partite allo Junior World Trophy di Mosca nel 2010. Poi ha giocato da titolare le cinque partite dell’Italia nel Sei Nazioni U20 del 2011.
Ha debuttato con la nazionale maggiore contro il Canada a Toronto nell’estate del 2012 e poi contro il Giappone a Tokyo nel giugno 2014. Il debutto nel Sei Nazioni contro l’Irlanda nel turno di apertura dell’edizione 2015 a Roma e la prima meta contro la Scozia sempre quell’anno. In più è stato in campo anche nella Coppa del Mondo 2015.
In tutto 41 presenze con la maglia azzurra fino ad oggi, ma anche maglie di club prestigiose. Trevigiano di Villorba, ha debuttato con il Mogliano prima di passare alla Benetton Treviso. Poi le esperienze in Inghilterra e Francia con Newcastle e Massy prima di tornare la scorsa estate con il Valorugby Reggio Emilia.
Oggi però è arrivato al capolinea, perché sente che il fisico non lo sorregge più. “Quando lo sport che ami da una passione diventa una professione sai benissimo che prima o poi arriverà pure il giorno che ti costringerà ad appendere le scarpette al chiodo. Ora però tocca proprio a me… Voglio ringraziare tutte le persone e gli amici che ho incontrato lungo questo viaggio e che hanno contribuito a riempirlo di ricordi indimenticabili”, ha scritto su Instagram.