Mateo Retegui implacabile. Un ritratto che i tifosi del Genoa hanno potuto contemplare più e più volte, innamorandosi subito sin dalla gara di Coppa Italia della scorsa estate contro il Modena. La sua doppietta contro la Venezuela ha trascinato l’Italia alla vittoria nell’amichevole contro il Venezuela, nonostante una prova collettiva tutt’altro che brillante. Da inizio 2023 nessun giocatore azzurro ha segnato più gol del classe ’99, a quota 4 gol al pari di Davide Frattesi. Decisivo nelle zampate sotto porta. Due gol per riprendersi la Nazionale azzurra. Si muove con grande padronanza, non pianta tende nell’area avversaria, sa accompagnare la manovra per poi farsi trovare prontissimo quando c’è da colpire con istantaneità.
Il secondo centro di ieri sera è stato significativo: piccola piroetta posizionale e stoccata vincente. Da evidenziare anche la grande spesa energica nel pressing in fase passiva, la battaglia spalla a spalla per coprire i palloni e dare respiro alla manovra azzurra. Come gli accade molto spesso con il Genoa, sfrutta le due occasioni che gli capitano. La prima da titolare con Spalletti è una certificazione verso gli Europei. A questo punto si candida a riferimento offensivo della Nazionale nei prossimi appuntamenti ufficiali. Sente la porta con ottima capacità tecnica e strategica, fiuta le offensive per comprendere i metodi più efficaci per colpire.
Spalletti ha commentato così la prestazione del centravanti del Genoa: “Retegui è perfetto. Ha fatto un lavoro straordinario come finalizzazione, ma soprattutto ha fatto salire la squadra. Sui calci piazzati è venuto a levarci qualche bega perché poi è fisico, di testa è fortissimo. Dentro l’area di rigore sapevamo fosse così, ma poi gli va detto bravo anche per tutto il lavoro sporco che ha fatto con la squadra che da un punto di vista di impatto fisico era penalizzata rispetto a loro”.
Insomma, Retegui non si è fatto scappare l’occasione di brillare. Ma era solo la prima indicazione verso giugno. Lui nel frattempo continua a lavorare senza trascurare anche i più piccoli dettagli.