Lunga intervista all’ex direttore sportivo della Roma, Tiago Pinto, ai microfoni di Sky Sport. Dall’addio ai giallorossi a Mourinho, passando per l’attuale tecnico De Rossi fino ad alcuni calciatori:
“Sono contento per i risultati, per Daniele, per i giocatori. Tre anni a Roma ti portano un bel livello di stanchezza, la Roma ora meritava un Tiago Pinto come quello dei primi anni, non ho rimpianti. Con questi risultati, sono tutti convinti che la Roma abbia valore. De Rossi le ha chiesto di restare?
Sì, noi abbiamo sempre avuto un buon rapporto, anche prima del suo arrivo. Ha capito come lavoravo, ha capito che do una mano agli allenatori, per lui potevo essere una sorta di figura stabile, lui ha potuto contare fino alla fine su di me, ma non avrei mai cambiato la mia decisione”.
Esonero di Mourinho? “Quello è stato un giorno molto difficile per tutti. Io sono ancora giovane, non so se i direttori sportivi più anziani gestiscono in modo diverso. Io nel momento in cui si deve licenziare un allenatore sono morto. Le emozioni sono troppo alte, è stato un lavoro di due anni e mezzo. I giocatori che abbiamo preso erano quelli che potevamo prendere, ma nessun giocatore è arrivato a Roma senza la conoscenza di Mourinho”.
Colpo più e meno orgoglioso? “Mi ha fatto molto felice prendere Dybala, però abbiamo preso tre giocatori a parametro zero che oggi valgono tanto, tipo Svilar. Siamo riusciti a non vendere i giocatori più importanti a parte Ibanez e Zaniolo. Errori? Ci sono stati acquisti che non hanno reso, tipo Shomurodov o Renato Sanches.
Futuro di De Rossi alla Roma? “Daniele sta facendo molto bene. È una persona spettacolare. Mi ha sorpreso, lui vuole fare questo lavoro, ha portato la squadra su, sta facendo benissimo, nei risultati e nella valorizzazione sta facendo bene. La decisione ora è loro”, chiosa così Tiago Pinto.