Ex campione del mondo al vetriolo su Hamilton: smontata completamente l’operazione Ferrari nell’aggiudicarsi il pilota britannico.
Il mondo della Formula 1 si prepara ad una stagione 2025 ricca di novità, soprattutto per quanto riguarda la Ferrari. L’annuncio del trasferimento di Lewis Hamilton dal team Mercedes alla casa di Maranello ha destato grande scalpore nel paddock, alimentando speranze e perplessità in egual misura.
Se da un lato la prospettiva di un dream team composto dal sette volte campione del mondo e dal talentuoso Charles Leclerc ha entusiasmato i tifosi, dall’altro alcune voci autorevoli pongono interrogativi sulle reali possibilità di successo di questa scelta strategica…
Non è un mistero che la scuderia di Mranello ambisca a tornare sul tetto del mondo della Formula 1 dopo anni di digiuno dal titolo piloti. La decisione di non rinnovare il contratto con Carlos Sainz e di puntare su Hamilton è stata accolta con grande interesse, ma anche con una certa dose di scetticismo da parte di esperti del settore, come Alan Jones, il quale ha espresso dubbi sulla reale efficacia di questa mossa.
Alan Jones, campione del mondo nel 1980 e primo pilota a portare la Williams alla vittoria del titolo iridato, ha concesso un’intervista all’Herald Sun in cui ha espresso le sue perplessità riguardo al potenziale impatto dell’immarcescibile Hamilton sulla Ferrari.
“Non so se il passaggio di Hamilton alla Ferrari sarà ciò che serve alla Ferrari” ha dichiarato Jones, sollevando un ‘terremoto’ in casa Ferrari sulle concrete possibilità del pilota britannico di trascinare il team verso la vittoria.
Dubbi anche sullo stile di vita condotto da Hamilton
Jones ha evidenziato come l’aumento del valore delle azioni della Ferrari al momento dell’annuncio del trasferimento di Hamilton sia stato indiscutibile, ma ha d’altro canto sottolineato come ciò non garantisca necessariamente successo in pista.
L’immarcescibile veterano australiano ha citato l’emergere di George Russell come un segnale secondo cui Lewis Hamilton potrebbe trovarsi a fare i conti con una concorrenza sempre più agguerrita, mettendo in discussione la sua capacità di adattamento e il suo rendimento sul lungo termine.
Inoltre, Jones ha criticato lo stile di vita extra-pista di Hamilton, suggerendo che le numerose attività al di fuori del mondo della Formula 1 potrebbero distoglierlo dall’obiettivo primario, ovvero la ricerca del successo in pista.
Sebbene riconosca l’indubbio prestigio che porta con sé il nome di Hamilton e l’effetto positivo sul valore di mercato della Ferrari, Jones dubita che questo si tradurrà necessariamente in vittorie in pista.
L’opinione di Alan Jones, che vanta una vasta esperienza diretta in pista, solleva importanti interrogativi sulle prospettive della Ferrari con Hamilton come pilota di punta. Se da un lato il nome del campione britannico porta con sé un’enorme carica mediatica e commerciale, dall’altro è fondamentale considerare il parere di chi ha vissuto la realtà delle corse in prima persona e conosce a fondo le dinamiche che regolano il mondo della Formula 1.
La scelta di puntare su Hamilton può apparire sì allettante sulla carta, però è fondamentale non sottovalutare le incognite che questa decisione comporta. L’esperienza e la saggezza di figure come Alan Jones forniscono uno spunto di riflessione importante, invitando a valutare con attenzione i pro e i contro di questa nuova era per la Ferrari.