Jannik Sinner sa sempre come stupire tifosi e appassionati anche fuori dal campo: le sue dichiarazioni hanno davvero lasciato di stucco
Come fatto notare da Luciano Spalletti ai giocatori della Nazionale, Jannik Sinner è un vero esempio di professionalità e determinazione. Un’altra sua grande qualità è il rispetto per il gli avversari, soprattutto per un altro grande come Alcaraz.
Meglio di quanto fatto in questo inizio di 2024 è davvero difficile ipotizzarlo per Jannik Sinner. L’unica sconfitta della sua stagione è arrivata nella semifinale di Indian Wells contro Carlos Alcaraz, campione uscente e numero due del mondo. La sfida vinta in 3 set dallo spagnolo ha mostrato comunque un grande Sinner, in grado di annichilire l’avversario per un set, prima di subire la rimonta. Un calo fisico, dettato anche da qualche problemino muscolare e una botta rimediata al braccio, che non gli ha consentito di dare il massimo fino alla fine.
In questo momento il tennista di Sesto è primo nella classifica della Race, ovvero quella che tiene presente solo i risultati dall’inizio della stagione. Dopo Miami volerà in Europa, per iniziare la stagione della terra rossa, a partire da Montecarlo. Spostamenti continui e tornei in rapida successione sono alla base della vita del tennista e rappresentano un aspetto che incuriosisce i giocatori di calcio. A raccontarlo è stato proprio Sinner, parlando dell’incontro avuto a Miami con la Nazionale di Luciano Spalletti.
In una recente intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, Sinner ha raccontato proprio dello scambio di battute con il ct della Nazionale e con i giocatori. Tutti sono rimasti stupiti dal suo approccio alla professione e all’altissimo livello di attenzione mostrato nei match, oltre appunto ai continui viaggi a cui è sottoposto.
Poi è arrivato anche un paragone calcistico nel classificare la sua rivalità con Alcaraz come quella tra Messi e Ronaldo nel calcio. Il giocatore azzurro ha spiegato: “Siamo molto giovani e siamo ancora all’inizio. Lui ha vinto più di me, è già stato stato numero uno, ha vinto cose che io sogno”. Insomma un’altra esaltazione del collega, come avvenuto spesso in passato, a cui lo lega una grande amicizia e stima reciproca. Più che Messi e Ronaldo sembra di rivivere il parallelismo con Federer e Nadal, grandi avversari in campo ma sportivamente innamorati uno dell’altro.
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