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Editoriale Calcio

I convocati per l’Europeo: in 16 sono sicuri, chi rischia, chi spera

C’è oggettivamente il rischio che l’Italia si presenti agli Europei con la propria rosa peggiore nella storia: l’unica altra volta in cui eravamo così disarmati sulla carta è stato a Euro2016, il che non impedì comunque ad Antonio Conte di fare un Europeo esaltante. Ma per riuscirci ci volle Conte che è un fenomeno, dunque se la situazione resterà questa da qui a giugno anche Spalletti dovrà sfoderare un altro miracolo secondo solo allo scudetto con il Napoli.

La situazione convocati è più fluida di altre volte non per aumento di concorrenza ma per livellamento verso il basso: quasi nessuno sta eccellendo, e allora Spalletti ne considera tanti, quasi per disperazione.

Ecco la situazione convocati.

PORTIERI:

Il reparto che preoccupa meno, anzi non preoccupa proprio. Sia perché titolare c’è Donnarumma, che al di là delle critiche più o meno gratuite comunque rimane tra i dieci migliori portieri al mondo. E comunque alle sue spalle c’è Vicario che è tra i più in forma al mondo. Con un Provedel in chiaroscuro, un Di Gregorio che non ha mai avuto una possibilità, il terzo posto sarà tra Meret e Carnesecchi, con il secondo che lo meriterebbe di più per rendimento ma il primo che probabilmente verrà convocato visto il legame da Napoli con Spalletti.

DIFENSORI:

Rischia di crearsi un problema gigantesco per Spalletti. Perché Acerbi di fatto è l’unico vero marcatore presente in rosa. E allora se dovesse essere squalificato, si aprirebbe un buco non riempibile. L’unico sostituto possibile potrebbe essere Mancini, ma non dà le stesse garanzie. Dovrebbero essere 8 i difensori convocati, diciamo con una divisione che ripartisce circa 7 centrocampisti e 5 attaccanti. Sicuri della chiamata Di Lorenzo, Dimarco, Buongiorno, Darmian, Mancini, Bastoni. Gli ultimi 2 posti se li contendono in 8. In ordine di preferenza: Cambiaso, Udogie, Scalvini, presenti in America, e Calafiori, Gatti, Romagnoli, Spinazzola e Biraghi a casa. Favoriti e Cambiaso e Udogie, ma chissà che la squalifica di Acerbi non rilanci uno tra Calafiori, Gatti o Romagnoli.

CENTROCAMPISTI:

Paradossalmente il reparto preoccupa meno di quanto non sembrasse qualche mese fa con la squalifica di Tonali. Tuttavia il crollo di qualità è evidente. Sicuri della chiamata: Locatelli, Jorginho, Pellegrini, Barella, Frattesi. Rimangono 2 posti, e potrebbe essere solo 1 se Spalletti dovesse decidere di convocare 6 attaccanti e non 5. Per quegli 1-2 posti in America sono convocati in questo momento Bonaventura e Folorunsho. Ma a casa c’è Cristante che dovrebbe essere in vantaggio su tutti. Eventualmente anche Pessina e Colpani, ma davvero la pattuglia di centrocampisti potrebbe essere ristretta a 6, considerato che i due esterni provengono dalle convocazioni difensive. Postilla: ma Verratti? E’ proprio improponibile richiamarlo? Perché in questa carestia totale di talento, i suoi piedi spiccherebbero comunque. In Qatar gioca, certo sono da vedere i valori atletici. Ma se anche ci fosse solo una possibilità…

ATTACCANTI:

Il reparto più impoverito dalla carestia di talento. Non abbiamo un bomber vero per numeri di gol in stagione, neanche il tanto bistrattato Immobile. Ma il punto è che anche quelli sicuri del posto stanno attraversando una stagione pessima. Comunque Retegui, Raspadori e Chiesa sono gli unici 3 già sull’aereo per la Germania. Gli altri 2-3 posti se li giocano sia i convocati negli States ovvero Zaccagni, Zaniolo, Lucca e Orsolini ma anche Politano, El Shaarawy, Gnonto, Immobile stesso, Scamacca, Belotti, perfino Kean. Sono un mare di nomi, 11 per 2 o 3 posti, e nessuno convince davvero. Diciamo che quello più in vantaggio è sicuramente Zaccagni, per rendimento e posizione, e poi in una seconda fascia Zaniolo, Lucca, Politano e El Shaarawy. L’eterno indeciso è Zaniolo, ha buone prospettive Lucca ma forse è acerbo, Politano ottimo a destra ma poco duttile, e El Shaarawy forse già coperto da altri esterni ma che per la sua versatilità potrebbe scalare posizioni. Però serve un 9, e dunque un finale di stagione brillante può fare guadagnare il posto a uno tra Immobile, Scamacca e Belotti. Il laziale non ha mai rubato l’occhio in Nazionale ed è evidente che Spalletti non impazzisca per lui, Belotti in verità sta aumentando sempre di più il suo rendimento ma ha bisogno di segnare con frequenza per mettere la cresta avanti a tutti, avendo marcato la miseria di 1 solo gol in 9 presenze con la Fiorentina. E infine Scamacca, che aveva tutto per essere convocato ed essere perfino titolare, ma tutto ha buttato via con una seconda parte di stagione inspiegabile. Se si svegliasse dal torpore, Spalletti ci metterebbe zero secondi per dare a lui l’ultimo posto.                      

Tancredi Palmeri

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