Pioggia di critiche nei confronti del numero uno al mondo Novak Djokovic. L’attacco al serbo è davvero senza precedenti
Ha preso ufficialmente il via il Masters 1000 di Miami, torneo piuttosto importante che vedrà protagonisti alcuni tra gli atleti più famosi del pianeta. Non ci sarà però il numero uno al mondo Novak Djokovic, il serbo è rimasto negli States per qualche giorno di relax ma ha preferito saltare il 1000 sul cemento e pensare già alla stagione sulla terra battuta.
Questo 2024 è stato finora piuttosto negativo: per la terza volta in carriera Djokovic è arrivato alla fine di marzo senza vittorie, con quindi 0 titoli all’attivo. Ci ha provato ma agli Australian Open si è arreso al nostro Jannik Sinner, tennista che lo ha battuto tre volte negli ultimi quattro precedenti, tutti arrivati negli ultimi mesi. Dopo anni poi Nole è tornato a Indian Wells, ma il risultato non è stato quello previsto.
Ci ha provato Djokovic, ma era palesemente fuori condizione e si è visto con l’eliminazione al secondo match contro il nostro Luca Nardi, giovane interessante ma comunque numero 123 fino a qualche giorno fa. Ora l’azzurro è entrato in Top 100, anche grazie alla vittoria su Djokovic: per il serbo niente Miami e testa ai tornei su terra battuta, l’obiettivo è tornare competitivo e soprattutto tornare a vincere tornei. Le ultime non sono positive per Nole.
Le ultime sconfitte hanno messo in dubbio il livello tecnico attuale di Djokovic tanto da subire un pesante attacco. Il tabloid britannico The Guardian si è chiesto infatti se questa non sia l’ora di ritirarsi per il 24 volte vincitore di titoli del Grande Slam, nello specifico il tabloid sottolinea: “Per quanto tempo Djokovic potrà evocare l’energia da guerriero per vincere altri tornei del Grande Slam?”.
Per la prima volta si ha l’impressione che Djokovic non riesca a tornare quello di un tempo e si è parlato della sconfitta con Nardi come della peggiore della sua carriera.
Lo stesso Djokovic – sottolinea il quotidiano – ha mostrato tristezza nel parlare della fine dell’epoca d’oro che ha visto lui e altri campioni come Nadal, Federer e Murray dominare. L’età purtroppo passa per tutti e si ha la sensazione che siamo giunti alle ultime battute anche per il serbo, nonostante l’attuale numero uno nel ranking. Vedremo come reagirà nei tornei su terra battuta, a partire da Montecarlo. Le sensazioni però non sono positive e forse siamo alla fine di un’era per la stella balcanica.
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