Lazio, ricompattare lo spogliatoio: la prima missione di Tudor

La Lazio riparte ufficialmente da Igor Tudor. L’ex allenatore di Verona e Marsiglia ha preso il posto di Maurizio Sarri sulla panchina biancoceleste, in una fase della stagione molto importante, in cui la squadra ha ancora due obiettivi chiari da perseguire: la qualificazione a una competizione europea in vista della prossima stagione e l’attuale Coppa Italia che, per una strada secondaria, potrebbe valere lo stesso obiettivo. Gli scontri tra Lotito e Sarri sono stati diversi, soprattutto per una questione tattica, con il tecnico toscano che l’estate scorsa voleva pedine precise per far agire al meglio il suo scacchiere.

La missione di Tudor

Una frattura che era ampia già da tempo e che ora Tudor deve provare a risanare. Cambiare allenatore a marzo non è mai facile, soprattutto quando devi ancora lottare per raggiungere determinati obiettivi. Chiaro è come la scelta di Tudor non valga solo per questa stagione, e forse Lotito ha premuto il tasto “reset” già ora in vista di questo finale di stagione e della prossima. Tudor, caratterialmente, forse è la persona giusta per uno spogliatoio che sta vivendo momenti di forte crisi, con le accuse pesanti di un presunto tradimento nei confronti di Sarri e con alcuni uomini determinanti che stanno vivendo una preoccupante involuzione.

Tudor potrà sfruttare questa sosta per conoscere i propri uomini, nonostante alcuni siano impegnati con le rispettive Nazionali. Ma sarà anche l’occasione per iniziare ad ambientarsi in uno spogliatoio che sta vivendo un periodo infuocato e che non può permettersi ulteriori cadute per evitare di sprofondare in una crisi ancora più grande. Poi bisognerà parlare anche di modulo e tattica, la prima missione di Tudor – però – dovrà essere quella di portare entusiasmo e rigenerare un ambiente che sembra non avere più le forze per sostenere tutto questo peso. Le prossime settimane saranno cruciali, la Lazio non può più sbagliare.

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