Spunta una storia strappalacrime nel segno dell’intramontabile Alex Zanardi: impossibile rimanere insensibili, ecco di cosa si tratta
Lo sport spesso e volentieri può essere fonte di grande ispirazione al netto di vicende che spesso mostrano il lato negativo. Tutt’ora nel mondo dello sport è possibile riscontrare dei valori umani positivi a cui le nuove generazioni dovrebbero ispirarsi.
Nella società odierna sono i soldi e fama a farla da padrone, motivo per cui per sensibilizzare i più giovani ad avvicinarsi a valori differenti ecco che diventa importante il ruolo degli adulti per far capire a ragazzi e ragazze che la vita non va mai data troppo per scontata, anzi.
È in grado di sorprenderci potenzialmente in ogni momento della nostra esistenza, anche quando meno ce lo aspettiamo. Per fortuna ancora oggi esistono personaggi di sport che trasmettono tantissimo coraggio a chi li osserva. Uno di questi è senza dubbio Alex Zanardi, il quale di battaglie ne ha affrontate davvero parecchie.
Il campione nato a Bologna, che lo scorso 23 ottobre ha raggiunto la soglia dei 57 anni di età, non ha smarrito il proprio sorriso e il desiderio di combattere. Eppure la sua resistenza è stata messa a dura prova nel corso del tempo, a cominciare dal terribile incidente avvenuto durante una gara del campionato CART al Lausitzring, che gli costò l’amputazione delle gambe.
Altra data spaventosa è il 19 giugno del 2020, giorno in cui Zanardi si scontrò con un camion mentre era impegnato in una staffetta di beneficenza in handbike. Pure in questo caso il campione emiliano è sopravvissuto, tornando a casa nel 2021 dove sta proseguendo la riabilitazione.
Insomma, abbiamo a che fare con una leggenda che, per forza di cose, genera indirettamente un’influenza positiva sugli altri. Grazie ad Alex, ad esempio, Katia Aere (52enne che arriva da Spilimbergo in Friuli) si è avvicinata al mondo del paraciclismo, diventando in breve tempo una campionessa.
Lei e Mirko Testa hanno conquistato la vittoria nella tappa di Genova del campionato italiano di handbike e adesso puntano le Paralimpiadi di Parigi. Entrambi hanno trovato nello sport un’occasione gigantesca per rimettersi in gioco ed assorbire nuova linfa vitale. Lo sport paralimpico sta facendo dei grossi passi in avanti anche sotto l’aspetto mediatico, un dettaglio importante da non sottovalutare.
“Penso che stiamo andando nella direzione giusta anche con l’UCI (unione ciclistica internazionale, ndr), che affianca i normodotati a noi paralimpici. È giusto che sia così, perché facciamo tutti la stessa fatica“, ha dichiarato Testa in un’intervista riportata da ‘primocanale.it’. È la determinazione a fare la differenza.
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