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Calcio

Juventus, è davvero Giuntoli l’uomo giusto per risorgere?

Il futuro è l’argomento centrale in casa Juventus e al centro di questo futuro c’è Cristiano Giuntoli. Il responsabile dell’area tecnica bianconera è stato scelto dalla proprietà per ripartire e ha firmato un contratto quinquennale. Si sa che il dirigente toscano potrà lavorare sul mercato della Juve, ma non sappiamo se avrà voce in capitolo sull’allenatore. E, a quasi un anno dal suo arrivo a Torino e quasi due sessioni condotte sotto la sua gestione il bilancio del mercato juventino non appare roseo. La domanda sorge spontanea: Giuntoli è l’uomo giusto per rilanciare la Juventus?

Giuntoli alla Juventus, le prime operazioni non convincono

In questi mesi Giuntoli è sempre stato vicino al gruppo squadra della Juventus. Ma sul mercato la sua mano è mancata o ha inciso poco. L’ex DS di Napoli ha condotto poche operazioni da quando è alla Juventus e nessuna di queste finora convince. Lasciando da una parte le situazioni Weah e Milik, operazioni chiuse prima del suo arrivo ufficiale (anche se palesemente approvate dal dirigente), al “Giuntoli della Juventus” è difficile fare particolari complimenti.

Giuntoli alla Juventus: tre operazioni, nessuna incisiva

Sono state tre le operazioni chiuse in prima persona da quando è alla Vecchia Signora e tutte e tre non convincono o devono ancora mostrare il loro valore. La prima, quella del giovanissimo montenegrino Adzić (ancora non ufficiale) potrà essere valutata solo tra qualche anno. Intanto Giuntoli si è assunto il rischio di spendere 5 milioni per un 17enne che gioca in Montenegro, in un momento in cui ogni uscita va pesata attentamente. Altri 5 milioni, Giuntoli li ha sborsati per anticipare l’Inter e portare alla Juventus Tiago Djalò.

Il difensore portoghese, a marzo 2023, si è lesionato il legamento crociato del ginocchio, ma dopo un anno non ha ancora fatto nemmeno un minuto.  Questi mesi serviranno come ambientamento, ma davvero la Juventus il prossimo anno vuole affidare la difesa ad un calciatore che allora non giocherà da un anno e mezzo? E, in questo ambientamento, è possibile che il “colpo” di Giuntoli non sia in grado di poter giocare al posto del rivedibile Alex Sandro?
Qualche critica la merita anche l’operazione Alcaraz. La Juventus avrebbe avuto bisogno di un centrocampista già in estate. Giuntoli e Manna sapevano della quasi certa squalifica di Fagioli, eppure non hanno mosso un dito e la Juventus ha completato il centrocampo solo il 31 gennaio. Peraltro con un’operazione, come ammesso dallo stesso dirigente, definita in fretta e furia con cifre astronomiche e quindi in nessun modo futuribile.

Ci sono “giuntolate” e “giuntolate

Alla luce di queste prime operazioni alla Juventus, è inevitabile rivedere lo storico acquisti di Giuntoli. Senza andare a ritroso fino a Carpi, si può guardare almeno alle 7 stagioni in cui ha diretto l’area sportiva del Napoli. E guardando gli acquisti è difficile capire se il termine “giuntolate”, assai gettonato in queste ore, abbia un’accezione positiva o negativa. Seppur alcuni acquisti brillino per lungimiranza. Un esempio è quello dell’estate 2016 dove l’attuale DT della Juventus portò a Napoli Piotr Zielinski. Il polacco è diventato un pilastro dei migliori Napoli e, ovviamente, dello Scudetto. Così come nelle sessioni 2020, 2021 e 2022 ha portato a Napoli quattro giocatori chiave per il titolo: Di Lorenzo, Osimhen, Zambo, Kim e Kvaratskhelia. Ovvero le “giuntolate” migliori della sua esperienza napoletana

Tanti nomi, tanti soldi, ma quale resa?

Nei 7 anni, Giuntoli si è reso protagonista di diverse operazioni poi risultate direttamente o indirettamente decisive per lo Scudetto. Eppure si contano anche tanti colpi andati a vuoto. Alcuni di questi anche molto pesanti a livello economico. Va dunque sottolineato che, oltre agli acquisti azzeccati, ci sono anche una collezione di buchi nell’acqua non da poco. Della campagna acquisti della seconda stagione al Napoli resta solo Mario Rui. Maksimovic (21 milioni), Rog (13,5), Inglese (12) e Ounas (12), seppur in alcuni casi rivenduti bene, non hanno mai inciso e anzi hanno persino fatto qualche danno.

Nel 2018 va sicuramente segnalato l’ottimo acquisto di Fabian Ruiz, poi rivenduto per costruire la squadra scudetto. Ma nella stessa annata il Napoli spese oltre 30 milioni per Verdi e Malcuit. Nel 2019, tra riscatti e acquisti il Napoli investì tantissimi soldi: 45 milioni Lozano, 36 Manolas, 27 Meret, 21 Lobotka, 17,7 Elmas, 16,6 Petagna, 14,2 Rrahmani. Molti sono stati poi eroi dello Scudetto ma quant hanno davvero dimostrato di valere i soldi spesi? Ci sono poi tanti altri giocatori che Giuntoli negli anni ha prelevato e hanno reso poco, per questo è lecito chiedersi quale contributo potrà dare alla Juventus.

Stefano Francesco Utzeri

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