Juventus, un futuro da scrivere… senza Allegri?

Se in casa Juventus fino a poco più di un mese fa sembrava esserci solo la necessità di programmare il futuro, oggi la situazione è mutata. Il club deve guardare al futuro, ma deve anche fare molta attenzione al presente. La Juve sta progressivamente sbriciolando il suo vantaggio per la qualificazione alla Champions League e il calendario bianconero dal dopo sosta in poi è tutt’altro che agevole. In questo quadro che diventa ogni settimana più preoccupante in campo, fuori dal campo si ragiona sulla possibilità di dare un taglio netto col passato.

Juventus, basta vivere nel passato

È forse questo il pensiero che scorre veloce e fluido nelle menti dei dirigenti della Juventus e anche di chi sta più su, della proprietà. Dare un taglio al passato, chiudere con una parte importante di quella che è stata la Juve di Andrea Agnelli e intraprendere un’altra strada. Di fatto, questo cambio è già cominciato ma resta un’ultima pesante tassello per completare questo puzzle: Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese è l’ultima ingombrante eredità della gestione Agnelli.

Ingombrante in tutti i sensi perché Max ha un ingaggio pesante 7 milioni più 2 di bonus che lo ha forse tenuto in panchina più del dovuto. E soprattutto è tra gli allenatori più vincenti della storia bianconera. La sua figura costa tanto e occupa uno spazio davvero troppo importante per essere davvero l’uomo da cui Giuntoli vuole ripartire. Ma soprattutto, elemento non da poco, Allegri sembra il tecnico meno adeguato alla Juventus che verrà. I bianconeri stanno sviluppando un progetto basato su tanti giovani che amano un calcio un più propositivo e meno remissivo. Idee e programmai che cozzano con l’Allegri-pensiero e trovano decisamente più aderenza in profili come quello di Motta.

Una conferma senza esitazioni che alimenta i dubbi

Per tutta la stagione, anche in queste settimane di estrema difficoltà, Cristiano Giuntoli ha continuato a proteggere l’operato di Allegri. Siamo contenti del suo lavoro”, “Dobbiamo portare il club al suo livello”, ma della possibilità di proseguire davvero con Max nessun accenno. Eppure tra il mister e la Juve l’accordo scade tra un anno ed è quasi impossibile immaginare che la Vecchia Signora nell’anno in cui probabilmente si punterà nuovamente allo Scudetto riparta con un allenatore in scadenza. A maggior ragione ora che la Juventus sa di essere qualificata al Mondiale per Club che “sconfinando” nel mese di luglio 2025 andrebbe oltre i limit della scadenza del contratto di Allegri.

Ecco, quindi, che le dichiarazioni dell’ex dirigente del Napoli appaiono come un paravento per il futuro che si sta delineando. D’altronde, sia lui che Allegri hanno confermato che di futuro ancora non s’è parlato e aprile è alle porte… Dunque la sensazione è che la Juventus possa cambiare, al di là di quelle conferme di circostanza, utili solo a nascondere le carte in tavola. Resta però da scoprire quale effettivamente sarà il futuro della panchina bianconera. Thiago Motta resta il profilo ideale per caratteristiche tecniche, caratteriali e per quel pedigree internazionale costruito su anni di carriera sul campo a grandi livello. E non solo, perché quel contratto che scadrà a fine giugno col Bologna, permette alla Juventus di puntare sull’italo brasiliano senza dover discutere coi rossoblù.

 

 

 

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