Lewis Hamilton ha firmato un accordo segreto: l’ultima indiscrezione sul pilota inglese è confermata e ha spiazzato gli sportivi.
Hamilton resta sempre tra i piloti più seguiti, in questa stagione guiderà la Mercedes prima di approdare alla Ferrari, con la quale correrà almeno per un biennio. Ma c’è un retroscena emerso nelle scorse ore che fa riflettere notevolmente i tifosi.
Le prestazioni di Hamilton sinora non sono state convincenti, il pilota inglese ha conquistato appena otto punti in due GP. Ha avuto una minor resa in pista rispetto a Russell in Mercedes (a quota 18 punti) e sa di dover fare molto di più, per arrivare in Ferrari almeno con un’ottima forma sia fisica che mentale.
Quest’ultimo aspetto potrebbe essere anche turbato da una rivelazione alquanto particolare emersa nelle ultime ore. È stato svelato un accordo segreto che avrebbe firmato il pilota inglese e la confessione arriva da un altro protagonista nel mondo della Formula 1.
Hamilton ha firmato, cos’è successo
Una firma inedita crea un po’ di suspense nel mondo dei motori. Nel podcast ‘High Performance’, James Wowles, ex capo stratega della Mercedes di qualche anno fa, ha raccontato come ci sia stato un accordo importante stabilito dal team. In particolare nel 2014 Hamilton e Rosberg firmarono una sorta di patto di non belligeranza.
La confessione inedita di Wowles (attualmente impegnato con la Williams) ha creato grande curiosità, la Mercedes dieci anni fa si era cautelata con i due piloti che correvano al massimo, proprio perché le due vetture in pista avevano le stesse possibilità di vincere.
Prevedendo qualche scontro di troppo, Wowles ha spiegato come il team si era cautelato in maniera importante: “L’accordo era arrivato prima del mondiale 2014, sapevamo quanta battaglia poteva esserci tra i due piloti. Ho scritto il documento speciale con le linee guida, c’era un decalogo per la corsa al titolo mondiale e come il team si sarebbe comportato”.
Il documento fa discutere, la Mercedes aveva messo nero su bianco le mosse della scuderia e come i piloti dovevano comportarsi, senza vietare loro la lotta. Il team aveva chiesto a Hamilton e Rosberg di dare comunque il massimo, ma di essere leali e soprattutto di non penalizzare la scuderia in pista.
L’accordo durò – praticamente – per tre stagioni, la Mercedes conquistò il titolo nei costruttori con Hamilton che vinse il mondiale piloti del 2014 e del 2015, mentre Rosberg si impose l’anno successivo prima di ritirarsi definitivamente – e un po’ a sorpresa – dal mondo della Formula 1.