La Ferrari è stata tra le sorprese positive dei primi due Gran Premi, ma resta comunque qualche rammarico
La Ferrari ha cominciato il Mondiale di Formula Uno in maniera piuttosto positiva. Due podi e la Rossa è stata l’unica in grado di tenere testa – almeno nelle qualifiche – alla Red Bull, ancora dominatrice assoluta all’interno del circuito. Sia Ferrari che le altre ci stanno provando, ma al momento si vede un netto dominio della scuderia guidata da Max Verstappen.
Sainz nel primo Gran Premio e Leclerc nel secondo hanno ottenuto il podio e in Arabia Saudita i tifosi della rossa hanno potuto assistere al debutto del giovanissimo pilota Oliver Bearman, diciottenne giovane talento che – per l’occasione – ha sostituito lo spagnolo, operato in questi giorni di appendicite. Buon debutto del giovane che ha conquistato il settimo posto in gara e ha offerto ottimi spunti di riflessione.
Non tutti sono rimasti convinti positivamente dalla sua prova, anzi a dire il vero è stato proprio Bearman a criticare se stesso. Il giovane ha apprezzato gli elogi ricevuti in questi giorni, ma ha spiegato durante un’intervista ai canali ufficiali Ferrari cosa realmente non andava. Le sue parole mostrano la grande autorevolezza di un ragazzo di soli 18 anni.
Ferrari, Bearman spiega i suoi errori
Il giovane pilota ha preceduto una leggenda come Lewis Hamilton nel suo Gran Premio di debutto in Formula Uno, però pensava di poter fare anche meglio. Bearman ha spiegato: “Da fuori è sembrato un weekend di successo, ma in realtà ho commesso tanti errori. Non mi biasimo, è anche normale ma la macchina era veloce e sarei dovuto entrare in Q3 nelle qualifiche, quella è stata colpa mia”, la chiosa del giovane driver.
Bearman è apparso molto convinto dei propri mezzi ed ha spiegato che anche durante la gara alcune cose potevano essere fatte meglio: “Ho perso troppo tempo per superare auto molto più lente, soprattutto Nico (Hulkenberg) è stato bravo a tenermi dietro per diverso tempo. Se fossi stato più efficiente nei sorpassi sarei potuto finire in una posizione migliore”, ha concluso il pilota.
Insomma una buona prestazione, ma anche qualche rammarico per l’idolo di casa Ferrari con il pilota che in queste settimane sta ricevendo l’aiuto sia di Leclerc che di Sainz, entrambi fondamentali anche durante il suo Gran Premio. Siamo solo all’inizio ma Bearman sembra già aver conquistato tutti e il suo essere perfezionista può solo aiutare.