Prosegue spedito il cammino ad Indian Wells di Jannik Sinner, che tuttavia fa i conti con una profezia malaugurante
Inarrestabile. Jannik Sinner non sembra volersi fermare più, almeno a giudicare dalla facilità con la quale sta asfaltando gli avversari nella sua parte di tabellone al BNP Paribas Open. Sui campi dello splendido impianto dell’Indian Wells Tennis Garden – che ha ospitato anche un’invasione di api che rischiava di sconvolgere il programma del torneo – il campione di Sesto Pusteria sta macinando il suo ormai consueto tennis d’attacco che sfianca gli avversari.
Con la comoda vittoria ottenuta in quarti di finale contro il ceco Jiri Lehecka – regolato con un duplice 6-3 – l’altoatesino ha aggiornato il libro dei record personali e assoluti che ormai conviene tenere aperto in occasione di ogni suo incontro.
Il tassametro dice 19 vittorie consecutive in incontri del circuito ATP, 36 affermazioni sugli ultimi 38 match disputati (solo Ben Shelton a Shanghai e Novak Djokovic a Torino hanno battuto Sinner da ottobre ad oggi) e terza miglior percentuale di sempre di vittorie relativamente ai primi 75 incontri giocati in tornei Masters 1000. Semplicemente mostruoso.
Atteso, dopo la splendida vittoria dello spagnolo ai danni di Sascha Zverev, dalla sfida di cartello contro l’amico-rivale Carlos Alcaraz (i due si giocheranno l’accesso alla finale ma non solo), Jannik affila le armi in vista di un’ipotetica finale contro l’avversario al quale è legato il più bel ricordo della sua pur giovane ma vincente carriera.
Medvedev mette in guardia Sinner: “Ci sono passato anch’io…”
A fari spenti, approfittando della clamorosa e prematura eliminazione di Novak Djokovic, estromesso dalla kermesse per mano del nostro Luca Nardi, Daniil Medvedev si sta facendo largo nel torneo californiano. Già arrivato in finale lo scorso anno, quando fu proprio Alcaraz ad infliggergli una sonora lezione, il russo vuole a tutti i costi avere un’altra chance per provare a vincere la competizione.
Dopo aver battuto il bulgaro Grigor Dimitrov, e prima di affrontare e sconfiggere in quarti di finale Holger Rune, il moscovita ha parlato delle sue ambizioni ad Indian Wells, tornando con la memoria a quanto accaduto a Melbourne nell’ultimo atto contro Jannik e mettendo in guardia quest’ultimo relativamente alla sua imbattibilità stagionale.
“Ho impiegato una settimana a smaltire quella delusione, forse anche meno. Ho giocato un gran match, ho iniziato alla grande giocando bene tatticamente e non tremando sotto pressione. Lui in seguito è riuscito a sistemare un paio di cose ed ha iniziato a giocare meglio. È per questo che ha vinto, ed è per questo che quella finale è stata così speciale per lui: perché è riuscito a trovare un modo per vincerla“, ha esordito Medvedev.
“La striscia di imbattibilità di Sinner? Arriverà un momento in cui si interromperà. Novak detiene il record, ne ha vinte 46 o qualcosa di simile. Eppure qualcuno è riuscito a fermarlo, e non so più neanche chi fosse. Quando sei negli spogliatoi, affrontare Jannik per me come per qualsiasi altro collega non fa molta differenza: si scende in campo e si prova a vincere. La fiducia ora lo aiuta ma arriverà qualcuno che lo fermerà. Magari non qui, magari più in là. Se dovessi affrontarlo farò del mio meglio per provare a batterlo“, ha concluso il numero 4 del mondo.