La clamorosa vittoria di Luca Nardi su Novak Djokovic ha scatenato la curiosità del pubblico: ecco cosa ha fatto Jannik Sinner
Martedì 12 marzo 2024. Una data che resterà per sempre impressa nella memoria di Luca Nardi, il 20enne pesarese che, da numero 123 del mondo, è riuscito nell’impresa di battere proprio lui, sua Maestà Novak Djokovic, il numero uno del ranking. L’idolo della sua giovinezza, quello di cui ancora conserva il poster in camera, come più volte dichiarato.
L’eco di un’impresa che ha spostato, per alcuni giorni, l’attenzione dalle splendide performances di Jannik Sinner ad Indian Wells alla storia personale di un ragazzo con un luminoso avvenire innanzi a sé, non si è ancora spenta. Come fu per Jasmine Paolini, la tennista di Castelnuovo di Garfagnana capace di vincere un Masters 1000 WTA a Dubai, l’opinione pubblica ha esaltato le gesta di atleti sui quali non c’erano – e non possono esserci – le stesse aspettative riposte sul campione altoatesino.
Questo non ha però ovviamente significato minor entusiasmo nel constatare come, oltre Sinner, si sta sviluppando un movimento tennistico che molto probabilmente riserverà agli appassionati italiani grandi soddisfazioni in futuro.
La redazione di TvPlay ha intercettato Niccolò Nardi, il fratello del neo Top 100 della classifica ATP, chiedendo di svelare aneddoti e retroscena legati alla vita dell’emergente tennista. Ne è uscito un quadro piacevole, che ha coinvolto anche la figura di Jannik Sinner.
“Con Luca abbiamo fatto una videochiamata circa una mezz’ora dopo la sfida contro Djokovic ed i primi due-tre minuti non ci sono state parole. Solo urla e schiamazzi“, ha esordito Niccolò. “Poi è stata una videochiamata ‘consueta’, quella che sempre facciamo quando Luca vince una partita“, ha proseguito.
Dopo essere orgogliosamente tornato sulla reazione del papà alla vittoria del figlio (divenuta subito virale nel web), il fratello di Luca ha parlato della passione comune per il Napoli e delle prospettive di carriera, nell’immediato futuro, del consanguineo.
Alla domanda sul tipo di rapporto che lega Luca a Berrettini e Sinner – ancora i punti di riferimento per tutti i giovani atleti italiani – Niccolò ha svelato un retroscena che nessuno conosceva: “So che con Jannik ha legato di più ultimamente, perché si sono allenati insieme. Si sono scambiati qualche messaggio. Jannik ha fatto i complimenti a Luca quando ha vinto un challenger. A livello caratteriale Luca forse somiglia più a Sinner che a Berrettini (che io conosco meglio avendoci giocato quando eravamo piccoli), ma tutto sommato è la giusta via di mezzo tra i due“, ha concluso il fratello.
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