Come se non si attendesse altro, da parte di chi era stato costretto a mettere a tacere l’inconcepibile livore nei confronti di Simone Inzaghi, è stato sufficiente il primo vero passo falso della stagione dell’Inter per cercare di mettere in discussione il lavoro portato avanti dal tecnico nerazzurro.
Se da una parte è certamente vero che i milanesi si palesassero al doppio confronto con l’Atletico in qualità di favoriti, lo è altrettanto che quello status era correlazione diretta del lavoro svolto dallo stesso allenatore che sta macinando record all’interno dei confini italiani, e che solo un anno fa di questi tempi conduceva l’Inter alla finalissima della massima competizione continentale.
Per rendersene conto è sufficiente l’inoppugnabile dato relativo al monte ingaggi delle due squadre, con l’Inter che raggiunge quota 115 milioni di euro ed i colchoneros che stazionano nella top ten dei club con gli emolumenti più alti sulla base dei ben 159 milioni di euro distribuiti tra i componenti della rosa a disposizione del Cholo Simeone. Il fatto che il solo Oblak percepisca oltre 20 milioni lordi a stagione, la dice lunga sulla portata e la qualità dell’avversario contro il quale i nerazzurri (pur partendo favoriti) sono stati eliminati dalla massima manifestazione continentale.
Ed allora non c’è tempo di piangersi addosso in casa Inter, ma soltanto la prospettiva di continuare a pianificare un futuro ancora più luminoso di quello attuale. Come abbiamo raccontato un mese fa su queste stesse colonne, è in dirittura d’arrivo il discorso rinnovo per Niccolò Barella. Il vicecapitano dell’Inter ha espresso la sua volontà di rinnovare e legarsi a lungo termine con i colori nerazzurri, senza assilli di tempi e ragionando solo nell’ottica della sua permanenza nonostante le sirene da Premier e Liga che pure sarebbero riecheggiate. Allo stesso modo il discorso si può allargare a Lautaro Martinez. L’incontro di Madrid con Alejandro Camano ha regalato titoli ulteriori rispetto ad una volontà reciproca già piuttosto chiara da tempo: da stabilirsi sono solo le modalità, ma non gli esiti della trattativa del Toro con l’Inter.
In chiave mercato iniziano le prime valutazioni con vista sulla prossima estate, e le squadre che possono permettersi di pianificare non si lasciano certo sfuggire l’opportunità di farlo. Il maestro in questo senso, e come pienamente ratificato dai risultati raggiunti nella totalità delle sue esperienze professionali, è il direttore sportivo del Bologna Giovanni Sartori. Oltre alla capacità di reperire giocatori alla Koopmeiners a prezzo di saldo, o di valorizzare talenti alla Zirkzee, tra le peculiarità di uno dei migliori dirigenti del nostro calcio c’è anche quella di saper rispolverare calciatori di valore indiscutibile reduci da stagioni poco soddisfacenti. Per questo motivo il Bologna sta ragionando in vista della prossima stagione con la prospettiva di potersi guadagnare il pass da partecipante ad una delle manifestazioni continentali. Qualora i rossoblu dovessero riuscirci, un profilo che verrebbe preso in considerazione è quello di Robin Gosens. L’esperienza all’Union Berlino sembra destinata ad esaurirsi al termine della stagione, ed il tedesco potrebbe ritrovare la strada della nostra Serie A grazie alla stima reciproca con lo stesso Sartori che lo prelevò a suo tempo dall’Heracles Almelo dando il là allo sviluppo di una carriera che lo avrebbe portato a giocarsi addirittura una finale di Champions League con la maglia dell’Inter. Presto per entrare nel merito di una trattativa, ma l’idea va certamente tenuta in piedi.
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