ESCLUSIVA SI Zauri: “Addio Sarri fallimento di tutti, a Tudor serve tempo. Liverpool? Atalanta senza paura”

Luciano Zauri guida il campionato maltese con il suo Ħamrun Spartans, dopo la conquista della Supercoppa locale, ma continua a seguire con interesse le vicende delle squadre italiane. Intervenuto in esclusiva per SPORTITALIA, il tecnico ha commentato i sorteggi di Europa League, con particolare riferimento alla sua ex squadra, l’Atalanta, oltre che l’addio di Sarri alla Lazio con il possibile arrivo di Tudor.

Mister, è soddisfatto del campionato che state facendo?

“Per il momento sì, poi abbiamo un obiettivo finale da raggiungere che per ora è soltanto parziale, quello che conta e dove arrivi alla fine. Stiamo facendo abbastanza bene e dobbiamo rimanere primi arrivando fino in fondo”.

Pensa già ai suoi prossimi obiettivi dopo questa stagione?

“Non ci penso ancora, ragiono un passo alla volta. Attualmente sono concentrato sulla stagione che vorrei concludere nel migliore dei modi. Poi quando succederà quello che spero ci sarà il tempo di sedersi con la società per parlare del futuro”.

L’Atalanta ha pescato il Liverpool: ce la può fare?

“Non serve chiederselo: all’Atalanta va dato credito a prescindere per quanto fatto negli ultimi anni e quando sei a questi livelli te la giochi. La Dea lo fa a modo suo, con il suo gioco e stile, ieri ha fatto l’ennesima grande impresa ed anche con il Liverpool scenderà in campo a viso aperto, senza guardare in faccia nessuno”.

Milan-Roma consente di avere già almeno un’italiana in semifinale: possiamo arrivare in fondo in questa competizione, anche quest’anno?

“Sono rimaste tre squadre che hanno tutte le possibilità di farcela. Negli ultimi anni siamo arrivati spesso in fondo in Europa fra Conference, Europa League e Champions, poi quando arrivi in finale vuoi vincere e dunque speriamo che una fra Milan, Atalanta e Roma alzi la coppa”.

In Champions siamo fuori con tutte le squadre: cosa ha fatto la differenza in negativo?

“I dettagli, in Champions fanno la differenza. Penso all’Inter che lo scorso anno poteva pareggiare in finale all’ultimo con Lukaku, contro il City, così come con l’Atletico Madrid quest’anno: è uscita solo ai rigori contro una squadra forte. Quando perdi così significa che te la sei giocata fino in fondo, ma che appunto i dettagli hanno mandato avanti altri”.

La Lazio può passare in mano a Tudor: che ne pensi?

“Intanto vediamo se sarà ufficiale, ma Tudor ha portato sempre crescita ovunque sia andato. Se la Lazio dovesse andare in mano a lui poi ci vorrà pazienza visto che arriverebbe in corsa. Dovrà lavorare con giocatori che non ha scelto ed entrargli nella testa il prima possibile, servirà un momento di adattamento, ma questa squadra ha bisogno di uno shock: la Lazio fuori dall’Europa sarebbe un fallimento, deve risalire”.

Sarri come ne è uscito, per quanto si sta leggendo sul suo addio turbolento?

“E’ un fallimento quando un allenatore va via, ma per tutti. Aveva fatto grandissime cose portando le sue idee, arrivando secondo con un grande calcio l’anno scorso. Grandi responsabilità vanno date ai giocatori, ma poi paga sempre uno e dispiace perché Sarri rimane un maestro di calcio”.

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