Un gravissimo lutto ha colpito il mondo dello sport e in particolar modo quello del calcio: purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare
Purtroppo il conflitto in Medio Oriente, che vede protagoniste Israele ed Hamas, continua ad andare avanti. Con il passare dei giorni il numero delle vittime aumenta, inesorabilmente, sempre di più. Le terribili immagini che arrivano dalla Striscia di Gaza continuano a fare il giro del mondo. Tra le vittime anche personaggi nel mondo dello sport locale considerate delle vere e proprie figure. Purtroppo, nelle ultime ore, è stata ufficializzata la notizia dell’ex calciatore che è stato ucciso dalle forze israeliane.
Si tratta di Mohammed Barakat che ha perso la vita insieme alla sua famiglia. Considerato una vera e propria leggenda del calcio in Palestina, è stato un ex attaccante che ha segnato più 114 gol in carriera. Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che il 39enne sia stato ucciso nel corso di un bombardamento dell’esercito israeliano mentre si trovava con la sua famiglia nella città dove è nato e cresciuto.
Per tantissimi anni ha indossato la fascia di capitano del Khan Younis Youth Club. Successivamente ha anche vestito le maglie dell’Ahly Gaza oltre ad aver militato in altri Paesi come Cisgiordania e Giordania. La casa della sua famiglia è stata centrata in pieno da una sere di bombe durante il mese sacro islamico del Ramadan. Purtroppo non c’è stato nulla da fare per loro ed i loro corpi sono stati recuperati sotto le macerie da parte delle autorità.
Secondo resoconti dei media locali, la casa della famiglia Barakat a Khan Younis è stata colpita dalle bombe dell’occupazione il primo giorno di digiuno durante il mese sacro islamico del Ramadan. Il suo ultimo gol è stato siglato nel corso della seconda giornata di campionato palestinese che ha visto in campo la sua squadra, l’Al Ahli Gaza contro lo Shujayea Club allo stadio Yarmouk il 18 agosto (per la cronaca match che si è concluso sul punteggio di 1-1)-
Una notizia che ha scosso il mondo del calcio locale. Purtroppo non si tratta affatto del primo sportivo che viene ucciso nella Striscia di Gaza. Fino ad ora sono più di 150 gli atleti palestinesi che sono caduti dall’inizio del conflitto (datato 7 ottobre). Circa 88 tra giocatrici e giocatori professionisti di vari sport hanno perso la vita. Un numero che cresce se si vanno a considerare anche dirigenti, allenatori e componenti staff.
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