Non c’è pace per la Red Bull, scoppia il caos e adesso sono attese dichiarazioni inaspettate: i tifosi tremano
Nelle ultime settimane a tenere alta la tensione in casa Red Bull ci ha pensato il ‘caso Horner‘. Il Team Principal della scuderia di Milton Keynes è al centro di un ciclone che può sconvolgere e rivoluzionare l’assetto del team per le prossime stagioni.
Helmut Marko, consulente della Red Bull e molto legato a Verstappen, ha negli ultimi giorni auspicato che certe turbolenze potessero finire presto. Ma pare proprio che sia solo l’inizio: un caso pronto ad infiammarsi ancor di più. Horner è accusato di ‘comportamenti inappropriati’ nei confronti di una dipendente che è recentemente anche stata sospesa a tempo indeterminato dalla Red Bull.
Lo stesso Verstappen, dopo il durissimo attacco di papà Jos nei confronti di Horner, è finito al centro di voci di mercato che lo vorrebbero dal 2025 lasciare la Red Bull grazie ad una presunta clausola che potrebbe liberarlo insieme allo stesso Marko. E ad accoglierlo, per rimpiazzare Hamilton, potrebbe essere la grande rivale del team anglo-austriaco, la Mercedes di Toto Wolff.
Il presente, però, parla chiaro: per il Team Principal sarebbero in arrivo guai davvero gravi perché la donna avrebbe intenzione di dire proprio tutto. A rivelarlo è ‘The Sun’, tabloid britannico che sta trattando da vicino la situazione.
Horner di nuovo nei guai: rivelazione choc
La dipendente ha accusato Horner di comportamento ‘trasgressivo’ e recentemente ha cambiato avvocato: la sua attuale intenzione è quella di appellarsi alla giustizia ordinaria, dopo che il boss della Red Bull è stato inaspettatamente sollevato da tutte le accuse dopo un’indagine interna portata avanti dalla Scuderia di Milton Keynes.
Secondo un retroscena questa indagine è stata voluta dall’uomo Red Bull chiamato a supervisionare la sezione Racing, Oliver Mintzlaff. Pare che Mizlaff già un mese e mezzo fa aveva intenzione di licenziare Horner: adesso, però, la situazione si è ribaltata.
Ed il Team Principal si ritrova più forte e saldo che mai alla guida della scuderia. I dubbi sul fatto che l’indagine sia stata portata avanti da un ente esterno si fanno sempre più fitti: secondo ‘gpblog.com’ l’avvocato sarebbe stato scelto dalla sezione thailandese della Red Bull.
Adesso, con la dipendente vittima di queste presunte ‘trasgressioni’ da parte di Horner pronta a rivolgersi alla giustizia ordinaria, il caso arriverebbe ad essere totalmente circoscritto alla Formula 1. E nelle prossime settimane sono attese novità bollenti che potrebbero anche rimettere in discussione la posizione del 50enne manager inglese.