Eliminazione bruciante per l’Inter di Simone Inzaghi. La squadra del tecnico piacentino viene eliminata dalla Champions League ai calci di rigore dopo che i gol di Griezmann e Depay avevano rimontato e pareggiato il gol di Arnautovic all’andata e l’iniziale vantaggio firmato Dimarco oggi nei 90 minuti regolamentari. I nerazzurri vivono un’altra delusione dopo la finale persa lo scorso anno contro il Manchester City. Quest’anno ad eliminare l’Inter è un vecchio “amico” come il Cholo Simeone, protagonista con la maglia nerazzurra da giocatore.
Delusione Inter, Inzaghi: “La squadra non è abituata a perdere”
Il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi è andato ai microfoni di Amazon Prime e ha espresso tutta la sua delusione per l’eliminazione dell’Inter: “C’è delusione per tutta la famiglia Inter, per i tifosi per la società. Abbiamo fatto 8 partite, non abbiamo mai perso, ma oggi abbiamo sbagliato tanto. Potevamo fare meglio. Ma siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto in questa Champions League”. Qualche rimpianto l’Inter e Inzaghi lo hanno non solo per le occasioni mancate questa sera, ma anche per aver subito subito il pareggio di Griezmann: “Forse all’andata dovevamo fare di più. Probabilmente nei 3/4 minuti dopo il vantaggio di Dimarco dovevamo rimanere più concentrati e tenerli in svantaggio”.
L’Inter esce dopo una partita che comunque aveva provato a vincere e inizialmente aveva fatto molto bene nel primo tempo. Nello spogliatoio nerazzurro c’è delusione, non lo nasconde l’allenatore nerazzurro: “La squadra non è abituata a perdere. Avevamo una qualificazione in mano dopo il gol dell’andata e il vantaggio di oggi. Sono super orgoglioso dei ragazzi. Siamo usciti dalla Champions e dalla Coppa Italia ai rigori e ai supplementari”.
Poi sulla possibilità di subire un contraccolpo in campionato, Inzaghi risponde chiaramente:“Assolutamente nessun contraccolpo, abbiamo 10 partite da giocare per raggiungere un risultato che per noi è importantissimo”. I nerazzurri ora cercheranno di raggiungere al più presto l’obiettivo scudetto che vale la seconda stella sul petto.