La squadra riunita e l’ultimo discorso di Maurizio Sarri, così il tecnico ha annunciato alla squadra che si sarebbe dimesso dall’incarico alla Lazio: “Ho visto che non mi seguite più, qualcuno è troppo diverso dalla scorsa stagione, ho deciso di dimettermi. Se il problema sono io, mi metto da parte così date una scossa alla stagione”. Pochissime parole, dimissioni irrevocabili. Ma ci sono alcune cose a corredo che vanno raccontate: neanche il tempo di fare il discorso che qualcuno da dentro ha fatto filtrare all’esterno, Sarri aveva parlato soltanto alla squadra. Questo il retroscena riportato in serata da Alfredo Pedullà, riguardo all’addio dell’ex allenatore di Napoli e Juventus al club biancoceleste.
Sarri lascia la Lazio, il suo staff no
A quel punto due o tre delegazioni, a gruppetti, sono andate a parlare con Sarri. E mentre c’è stato chi gli ha chiesto con grande sincerità di restare, senza margini di manovra, qualche faccia di circostanza e colma di presunto dispiacere ha portato l’allenatore a lasciare Formello, svuotando gli armadietti. Lo staff ha deciso di restare, prive di fondamento lo voci che vogliono Martusciello e gli altri collaboratori sollevati dall’incarico. Può darsi che accada, ma non è stata presa una decisione. Anzi, è possibile che Martusciello vada in panchina sabato a Frosinone. Intanto, la squadra resta in ritiro. E il nuovo allenatore? Rocchi, valutato a lungo, non ha chance in rialzo, almeno in queste ore. Rambaudi è una fake news. Come anticipato alle 17,40, è stato proposto Tudor, un profilo che piace molto, ma ci vuole tempo. Sullo sfondo Klose, per il momento non contattato, ma che resta una suggestione.
D’altronde Martusciello è tecnico esperto che era rimasto ad Empoli nel dopo-Sarri e aveva sostituito il toscano anche in occasione del suo periodo di malattia alla Juventus. Ora la sostituzione alla Lazio, temporanea forse, in attesa che Lotito decida il futuro biancoceleste. Nessun dietrofront, Sarri lascia la Lazio.